Borsa nervosa, teme fuga capitali da emergenti e Asia

di Daniele Chicca
Pubblicato 15 Novembre 2016 • Aggiornato 16 Novembre 2016 09:45

Mercati altalenanti con l’effetto Trump che continua a favorire la valuta americana e indebolire di conseguenza metalli preziosi e materie prime denominate in dollari. In Europa l’indice di riferimento EuroStoxx 600 ha chiuso in progresso dello 0,3%. Piazza Affari fa peggio con un risultato pressoché invariato. Sono cresciuti i timori che una riduzione delle tasse sui rimpatri di capitali verso gli Stati Uniti e i tassi di interesse più elevati, effetto delle politiche espansive del neo eletto presidente statunitense, portino a una fuga di capitali dall’Asia e dai mercati emergenti. Borsa Tokyo ha chiuso con un ribasso quasi impercettibile.

Alla Borsa di Milano osservata speciale resta Mps, con il mercato e i gestori che nutrono dubbi sull’efficacia e il successo delle operazioni di conversione dei bond subordinati in azioni e di smaltimento di crediti deteriorati. Le tensioni sul mercato dei bond, dove gli smobilizzi continuano a sconvolgere i piani degli investiori e dei gestori dell’obbligazionario, unite al nervosismo pre referendum costituzionale tengono lo spread tra Btp e Bund sui 170 punti: è ancora lontano dall’area di pericolo, ma l’andamento va monitorato con estrema attenzione. Tra i singoli titoli ancora sotto pressione Fca; bene Snam dopo i conti trimestrali. Ferragamo paga i tanti declassamenti dei broker.

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Daniele Chicca 15 Novembre 20169:40

L’azione Mps perde più del 5% in Borsa dopo che è stata annunciata ieri sera l’approvazione del piano di conversione in azioni dei titoli del debito subordinato per 4,3 miliardi di euro. Ieri i titoli hanno fatto un balzo dell’11,4% a Piazza Affari.

Daniele Chicca 15 Novembre 20169:42

La tendenza si è invertita in Borsa: le banche fanno fatica mentre il settore oil & gas rimbalza sulla scia della risalite dei prezzi del greggio. Il risultato è una seduta incerta, con l’azionario europeo che ha avviato le contrattazioni in modesto calo. 

Si mettono in evidenza, in positivo, i titoli del settore energetico e del gas, particolarmente puniti dagli investitori nelle scorse sedute che hanno visto le quotazioni del petrolio arretrare ben al di sotto dei 43 dollari al barile.

Daniele Chicca 15 Novembre 201610:00

Petrolio in rimonta del 2% circa: i prezzi si allontano così dai minimi pluri mensili toccati ieri. A spingere le quotazioni della materia prime sono le aspettative di un calo della produzione di gas di scisto e le rinnovate speranze di un accordo dell’Opec per limitare la produzione di barili in eccesso.

Il contratto Wti con scadenza dicembre fa un balzo di 90 centesimi (+2,1%) a quota 44,22 dollari al barile. Ieri i prezzi hanno toccato i minimi di due mesi. I future sul Brent con consegna gennaio sono in rialzo dell’1,9% (+81 centesimi) a quota 45,24 dollari. Secondo le stime, la produzione di petrolio di scisto in Usa dovrebbe scendere ai minimi da aprile 2014, in area 4,5 milioni di barili al giorno.

Daniele Chicca 15 Novembre 201610:00

Petrolio in rimonta del 2% circa: i prezzi si allontano così dai minimi pluri mensili toccati ieri. A spingere le quotazioni della materia prime sono le aspettative di un calo della produzione di gas di scisto e le rinnovate speranze di un accordo dell’Opec per limitare la produzione di barili in eccesso.

Il contratto Wti con scadenza dicembre fa un balzo di 90 centesimi (+2,1%) a quota 44,22 dollari al barile. Ieri i prezzi hanno toccato i minimi di due mesi. I future sul Brent con consegna gennaio sono in rialzo dell’1,9% (+81 centesimi) a quota 45,24 dollari. Secondo le stime, la produzione di petrolio di scisto in Usa dovrebbe scendere ai minimi da aprile 2014, in area 4,5 milioni di barili al giorno.

Daniele Chicca 15 Novembre 201611:11

Sono arrivati una serie di dati macro in Eurozona: la crescita del Pil è stata dello 0,3% nel terzo trimestre su base tendenziale, secondo le stime preliminari, mentre quella su base annua è stata dell’1,6%. I risultati sono in linea con le stime.

L’indice ZEW sul morale di investitori e aziende tedesche è salito a 13,8 punti a novembre contro i 6,2 visti il mese prima. L’indice delle condizioni economiche attuali si attesta a 58,8 punti, un dato lievemente peggiore di quello fatto registrare a ottobre (59,5).

Daniele Chicca 15 Novembre 201611:12

Sul mercato valutario l’euro si sta rafforzando, sfiorando quota 1,08 sul dollaro (+0,58%) e accelerando di oltre il +1% sulla sterlina inglese, in area 0,8685.

Daniele Chicca 15 Novembre 201612:20

A giudicare dalla performance dei future della Borsa Usa, Wall Street si prevede un’altra seduta in progresso per i principali listini azionari, con il Dow Jones che dovrebbe quindi inanellare nuovi record.

Daniele Chicca 15 Novembre 201612:50

Le paure di una reflazione innescate dalle politiche del presidente eletto negli Stati Uniti Donald Trump (si parla di “Trumpflazione“) sembrano ridimensionate quest’oggi, con il mercato obbligazionario che recupera qualcosina dopo i cali pesanti delle ultime sedute. A essere particolarmente colpiti dagli attacchi al ribasso sono stati i titoli a lunga scadenza americani, come il trentennale, il cui rendimento ha superato nei giorni scorso il 3%.

Daniele Chicca 15 Novembre 201612:52

Le aspettative di un rialzo dei tassi di interesse per via dei pericoli di un balo dell’inflazione hanno favorito il dollaro Usa sui mercati ultimamente. Oggi si prende una pausa per rifiatare ma l’indice che misura l’andamento del biglietto verde contro le principali valute rivali ha guadagnato più del 2% negli ultimi sette giorni di scambi.

Daniele Chicca 15 Novembre 201613:35

Lo Spread rientra sui 170 punti base dopo essere balzato ieri sopra quota 180 punti base. Negli ultimi giorni sta crescendo l’ansia a ridosso del referendum costituzionale. Persino il governo è consapevole che esiste la possibilità di un effetto Brexit in Italia e in Europa se dovessero vincere i No.

Daniele Chicca 15 Novembre 201615:04

Nuovi aggiornamenti dal fronte economico: 

-la crescita del Pil nell’area euro è stata del +0,3% nel terzo trimestre, secondo le stime preliminari diffuse da Eurostat. Si tratta dello stesso progresso che era stato registrato nel secondo trimestre. E così è stato anche per il tasso di crescita su base annua: 1,6% anche nel terzo trimestre.
-le vendite al dettaglio hanno registrato la seconda crescita mensile consecutiva in Usa: sono i due mesi migliori da inizio 2014. La variazione del +0,8% vista a ottobre è superiore a quella attesa.

Daniele Chicca 15 Novembre 201615:52

Dopo il balzo dell’11,4% realizzato ieri i titoli Mps hanno preso con prepotenza la strada dei ribassi questa mattina. È colpa delle preoccupazioni circa la conversione in azione dei bond subordinati per 4,3 miliardi di euro. Secondo gli analisti, l’operazione volta ad attutire il peso dell’aumento di capitale previsto per la travagliata banca, sarebbe “a rischio”, perché gli investitori valutano i pericoli di detenere azioni di banche italiane quotate a ridosso del referendum costituzionale. Il titolo cede il 6,8% tra volumi sostenuti, dopo aver testato i minimi di seduta in area 0,2484 euro.

Mps ha annunciato il varo di un’offerta pubblica di acquisto di 11 bond Tier 1 e Tier 2 subordinati, quelli maggiormente rischiosi, per un valore esatto di 4,288 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di ridurre la somma finale dell’operazione di rafforzamento di capitale e facilitare lo smaltimento degli oltre 27 miliardi di euro di sofferenze. Ma gli investitori ritengono che “la situazione sul comparto bancario è tutt’altro che sistemata e l’aumento dello Spread tra Btp e Bund che abbiamo visto negli ultimi giorni non aiuta”, dice un gestore all’agenzia Dow Jones.

Daniele Chicca 15 Novembre 201617:04

Il mercato azionario Usa consolida i rialzi delle ultime sedute, ma il trend dal punto di vista settoriale sembra aver invertito rotta. I titoli dei gruppi tecnologici, presi di mira dai ribassisti ultimamente, sono in buon rialzo oggi, mentre le banche fanno un po’ più fatica oggi.

Daniele Chicca 15 Novembre 201617:51

L’Italia rovina la festicciola alle Borse europee. L’andamento di Piazza Affari in questa seduta è stato fiacco. La performance è stata compromessa dalle difficoltà del comparto bancario. L’indice Ftse MIB chiude poco mosso, tenuto a galla da Saipem, Campari, Eni mentre i titoli di Mps, su cui pesano le incertezze sul piano di conversione dei bond subordinati in azione, e di Ferragamo, che paga i tanti declassamenti dei broker legati all’andamento delle vendite wholesale, sono stati puniti dai ribassisti. Male anche Ubi.

Daniele Chicca 15 Novembre 201617:51

Alla chiusura dei mercati europei, sul valutario il tasso di cambio euro dollaro vale $1,0736, mentre tra le materie prime il contratto sul petrolio Wti rimbalza del 4,3% a 45,2 dollari al barile.

Daniele Chicca 15 Novembre 201617:56

L’Italia rovina la festicciola alle Borse europee. L’andamento di Piazza Affari in questa seduta è stato fiacco. La performance è stata compromessa dalle difficoltà del comparto bancario. L’indice Ftse MIB chiude poco mosso, tenuto a galla da Saipem, Campari, Eni mentre i titoli di Mps, su cui pesano le incertezze sul piano di conversione dei bond subordinati in azione, e di Ferragamo, che paga i tanti declassamenti dei broker legati all’andamento delle vendite wholesale, sono stati puniti dai ribassisti. Male anche Ubi Banca.