Mercati

Borsa nervosa, teme fuga capitali da emergenti e Asia

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Mercati altalenanti con l’effetto Trump che continua a favorire la valuta americana e indebolire di conseguenza metalli preziosi e materie prime denominate in dollari. In Europa l’indice di riferimento EuroStoxx 600 ha chiuso in progresso dello 0,3%. Piazza Affari fa peggio con un risultato pressoché invariato. Sono cresciuti i timori che una riduzione delle tasse sui rimpatri di capitali verso gli Stati Uniti e i tassi di interesse più elevati, effetto delle politiche espansive del neo eletto presidente statunitense, portino a una fuga di capitali dall’Asia e dai mercati emergenti. Borsa Tokyo ha chiuso con un ribasso quasi impercettibile.

Alla Borsa di Milano osservata speciale resta Mps, con il mercato e i gestori che nutrono dubbi sull’efficacia e il successo delle operazioni di conversione dei bond subordinati in azioni e di smaltimento di crediti deteriorati. Le tensioni sul mercato dei bond, dove gli smobilizzi continuano a sconvolgere i piani degli investiori e dei gestori dell’obbligazionario, unite al nervosismo pre referendum costituzionale tengono lo spread tra Btp e Bund sui 170 punti: è ancora lontano dall’area di pericolo, ma l’andamento va monitorato con estrema attenzione. Tra i singoli titoli ancora sotto pressione Fca; bene Snam dopo i conti trimestrali. Ferragamo paga i tanti declassamenti dei broker.

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