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Borsa Milano resiste a stress per banche e Pil Usa

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MILANO (WSI) – Mentre continua ad arrivare una sfilza di conti societari, che secondo gli operatori sono insieme alle decisioni delle banche centrali le comunicazioni che piĂą indirizzano l’andamento di Borsa, i mercati sono nervosi in attesa di conoscere l’esito degli stress test dell’Eba sulle banche europee. Non aiutano nemmeno i dati sul Pil Usa, dove la crescita è stata stimata nel secondo trimestre al +1,2% dal +2,6% previsto. Il report ha indebolito molto il dollaro (vedi grafico sotto). Per MPS seduta molto buona: i titoli sono premiate dalle prospettive di un piano salva banca che preveda un aumento di capitale di 5 miliardi – con addio della Fondazione bancaria – e il ricorso al Fondo Atlante e l’intervento di privati per lo smaltimento di 10 miliardi di sofferenze nette.

Dopo il nulla di fatto della Federal Reserve, che però ha aperto alla possibilitĂ  di un rialzo dei tassi quest’anno, la Banca del Giappone ha deluso le attese confermando anch’essa lo status quo sul costo del denaro. Il rafforzamento del piano di allentamento monetario è stato di un’intensitĂ  inferiore alle aspettative. Questo ha spinto al rialzo lo yen. Ad alimentare gli acquisti alla Borsa di Tokyo è stata la reazione positiva del settore finanziario alla variazione nulla dei tassi d’interesse. Mitsubishi UFJ Financial Group ha guadagnato il 7,7%, Mizuho Financial Group il 5,7%, Dai-ichi Life Insurance l’8,7%. Il trend della Borsa cinese è invece debole.

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