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Borsa Milano chiude non lontano dai minimi di seduta

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MILANO (WSI) – Borsa Milano sotto pressione a inizio settimana, in linea con l’azionario europeo che e’ sceso per la prima volta in cinque giorni. Solo la piazza di Londra la scampa. Asta a luci e ombre, spread tra Btp e Bund invece in rialzo: secondo George Soros la ripresa dei mercati in Italia e il calo dei tassi sui BTP non sono sostenibili, in un contesto di debito pubblico elevato e di una politica piena di disfunzioni.

Il Ftse Mib ha chiuso poco sopra i minimi di seduta, anche se riconquista quota 17.100 che aveva bucato a inizio mattinata. Il listino ha fatto -0,65% a 17.171,52 punti. Tra i singoli titoli meglio del resto del mercato fanno Atlantia, A2A, Mediaset e Unicredit. Ormai le Borse sono completamente distaccate dalla realta’, basti pensare che i listini Usa hanno raggiunto nuovi record quest’anno, con l’indice allargato S&P 500 che ha guadagnato il 15% da inizio anno. Per Fitch il rally dei mercati non riflette le reali condizioni dell’economia.

Dalla sfera macroeconomica, arrivano cattive notizie dalla Confcommercio: la stima per il Pil nel 2013 e’ del -1,7%. Consumi -2,4%. Soffrono particolarmente commercio, turismo, servizi e trasporti, secondo il report. Motivo: consumi in caduta libera da tanto tempo e pressione fiscale ai massimi, mentre il prestito e’ sempre meno accessibile.

Tra i titoli europei Commerzbank in rosso, dopo che Handelsblatt ha riportato che la banca procederĂ  a una nuova emissione di azioni nel corso di questa settimana. Sotto pressione Standard Chartered, oltre -4%.

In calendario l’incontro dei ministri delle finanze dell’Eurozona a Bruxelles: all’ordine del giorno le questioni inerenti alla formazione di una Unione bancaria e dei salvataggi alle economie più in difficoltà. Attesa la firma per erogare l’ultima tranche di aiuti decisa a favore della Grecia. Intanto Cipro riceve i primi due miliardi di aiuti dall’ESM.

E’ stata una giornata piena di aste in Eurozona, con l’Italia, la Germania e la Francia che hanno proceduto alle emissioni di bond governativi.

Sul fronte asiatico, l’indice benchmark MSCI Asia Pacific Index ha guadagnato terreno (+9,7% da inizio anno), sostenuto dalla borsa di Tokyo, che continua a beneficiare del continuo deprezzamento dello yen, sceso oltre quota 102 nei confronti del dollaro. Tra gli altri listini asiatici, la performance è stata però contrastata.

“Il mercato giapponese continuerà a essere ben sostenuto dal continuo calo dello yen, avallato in apparenza dai paesi del G7, che mostrano un atteggiamento molto comprensivo verso la politica aggressiva di stimoli del Giappone – ha commentato in una intervista a Bloomberg Nader Naeimi, responsabile dell’asset allocation presso AMP Capital Investors – Esiste il rischio di una correzione, vidsto che al momento il premio sul rischio non è appetibile come lo era qualche mese fa”.

Il Nikkei ha chiuso a +1,2%, alla chiusura migliore dal dicembre del 2007, mentre l’indice allargato Topix +1,8%. Indice Shanghai Composite Index -0,3% dopo la diffusiobne del dato relativo alla produzione industriale, sotto le attese degli analisti, a fronte però di una accelerazione delle vendite al dettaglio. Indice Hong Kong -1,1%.

Buy&Sell: Cosa comprare e cosa vendere di Pietro di Lorenzo, amministratore unico SOS Trader

Passando ad un quadro tecnico generale del mercato, il FTSE MIB disegna una white opening Marubozu che tocca i massimi dal 1° Febbraio. Il mercato italiano prosegue la corsa archiviando la quarta settimana positiva nelle ultime 5, apprezzandosi del 14% dai minimi toccati a inizio Aprile.

L’abbondante liquidità pompata dalle principali banche centrali e il restringimento dello Spread tra il Btp e il Bund tedesco (che chiude la settimana a 251 con il tasso sul decennale al 3,89%) favorisce il rialzo dei principali indici azionari che toccano in alcuni casi i massimi assoluti (Dow Jones e Dax).

Possibile assistere durante le prossime sedute a un movimento di consolidamento che consenta di riassorbire alcuni eccessi e preparare il terreno a un nuovo rialzo.

Lunedì ci attendiamo una giornata estramemtente volatile, con diverse società che forniranno i risultati del 1° trimestre (fra le maggiori: Acea, Banca Carige, Banca Etruria, Pop.Spoleto, Brembo, Cairo, Campari, Erg, Impregilo, Salvatore Ferragamo, Ubi Banca.

Operativamente lunedì, alzeremo il trailing stop sul titolo energetico detenuto in portafoglio e proveremo a incrementare l’esposizione sul mercato puntando su un titolo del settore lusso, che potrebbe fornire un interessante segnale di continuazione rialzista.

RAPPORTO UNICREDIT

Parmalat ha archiviato il 2012 con un utile netto pari a EUR55,8 mln, il 67,1% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il fatturato è cresciuto del 12,6% a EUR1,232 mld. Per l’anno incorso, la società si attende un fatturato in crescita del 3% ed un Ebitda inaumento di circa il 5%.

In Italia staccano oggi il dividendo Aeroporto di Firenze, Amplifon, BancoDesio, Beni Stabili, Brembo, Cairo (saldo), Datalogic, Interpump, Zignago.

AGENDA MACRO

Scarna l’agenda macro di oggi, e tutti concentrati nel pomeriggio negli Stati Uniti, con le vendite al dettaglio di aprile, attese in flessione dello 0,4% su mese dopo il -0,4% di marzo, e le scorte alle imprese di marzo, viste in lieveaumento a +0,2% da +0,1%.

In Cina la produzione industriale è cresciuta ad aprile del 9,3%, sotto le attese del 9,4%. A marzo l’output aveva registratouna crescita dell’8,9%. Le vendite al dettaglio sono cresciute lo scorso mese del 12,8% rispetto al +12,6% di marzo, in linea con le attese.

Il governatore della Fed Bernanke, durante il suo intervento alla conferenza annuale della Fed di Chicago sul sistema bancario, ha dichiarato che nonostante siano passati quattro anni dalla fase più intensa della crisifinanziaria, l’economia Usa non ha pienamente recuperato i posti di lavoro persi durante la recessione che ha accompagnato il collasso finanziario.

Bernanke ha aggiunto che, nonostante i miglioramenti significativi fatti dalsistema finanziario negli ultimi anni, il Paese sta ancora lottando con le conseguenze economiche, legali e reputazionali degli eventi del 2007-2009.

BTP – I tassi sui decennali del Tesoro sono in crescita +1,22% al 3,89%, a fronte di uno Spread tra rendimenti titoli italiani-tedeschi a 10 anni +2,88% a 254,15.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bancari sotto pressione, causa l’aumento di spread e di tassi. Fanno eccezione per Pop Milano e Unicredit – che guadagna quasi 1% dopo i conti del trimestre annunciati venerdì. “Le sorprese hanno riguardato soprattutto le rettifiche su crediti”, commenta un broker Icpbi nella sua nota del mattino. Tra i titoli in rialzo anche A2A, Atlantia, Mediaset, Diasorin e Prysmian. Sotto pressione Exor, Fondiaria-Sai e Parmalat.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario l’euro +0,02% a $1,2962; cambio dollaro yen -0,16% a JPY 101,68. Euro/franco svizzero -0,04% a CHF 1,2423.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,80% a $95,27 al barile. Oro -0,59% sul Comex a $1.428,10 l’oncia.

LE NEWS PRINCIPALI DAL DESK

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