Economia

Bonus casa, tutti gli interventi compresi

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Ristrutturare la casa e renderla efficiente dal punto di vista energetico consente di godere di una serie di sconti fiscali: dal bonus al 50% per il recupero al connesso bonus mobili, all’ecobonus al 50-65% fino al Superbonus, oggetto di novità dall’ultima legge di bilancio. Vediamo tutti i bonus casa di cui si può usufruire.

Ristrutturare casa con la detrazione fiscale al 50%

Fino al 31 dicembre 2024 si può fruire della detrazione Irpef al 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione e il recupero edilizio del proprio immobile, con limite massimo di spesa pari a 96 mila euro. Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.

La detrazione è ammessa per interventi di manutenzione straordinaria su singoli immobili e solo per le parti comuni di condomini anche quelli di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura delle pareti. Nel caso di lavori in condominio, la detrazione è ripartita in base alle quote millesimali.

Lo sconto fiscale al 50% si ottiene nella denuncia dei redditi e viene spalmato in dieci quote annuali di pari importo. Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr n. 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Al momento del pagamento del bonifico, banche e Poste Italiane devono operare una ritenuta dell’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.

Se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica).

Bonus mobili 2023: come funziona

Collegato alla ristrutturazione il bonus mobili, la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici

L’agevolazione è stata prorogata per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per acquistare mobili come letti, armadi, divani, poltrone, cucine ecc e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, il bonus mobili deve essere calcolato su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024 (il limite era pari a 16.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2021) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Come ottenere il bonus? La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Ecobonus 2023

Fino alla fine del 2204 si può avere anche l’ecobonus, per una serie di interventi tutti tesi all’efficientamento energetico quali:

  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;
  • acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
  • acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.

Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65% oppure al 50%. Le detrazioni, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, variano a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui è stato effettuato. Condizione indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

Bonus verde, acqua potabile e barriere architettoniche

Via libera anche ad altri bonus, considerati in un certo senso minori come entità delle spese, ma di pari importanza. Ad esempio il bonus verde, la detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni,
  • impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi,
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Possibile anche fruire della detrazione fiscale al 75% per gli interventi con cui abbattono le barriere architettoniche in edifici già esistenti.  Via libera infine anche al bonus acqua potabile, un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Non esiste più il bonus facciate né il bonus risparmio idrico.

Superbonus: come cambia

Il Superbonus al 110% stato modificato con il decreto Aiuti-quater prevedendo che la detrazione passi al 90% ma non per tutti.

Per i condomìni ad esempio la detrazione rimane al 110% se la Cilas è stata presentata entro il 31 dicembre 2022 ed entro il 18 novembre 2022 risulta adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori. In alternativa, la Cilas poteva essere presentata entro il 25 novembre 2022 e contemporaneamente la delibera doveva risultare adottata dal 19 al 24 novembre 2022.

Possono avere la maxi detrazione al 110% anche proprietari unici di edifici con unità da due a quattro e Onlus, le Odv e le Aps (non condomìni) che però abbiano già presentato la Cilas alla data del 25 novembre 2022.