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Bollette elettriche più basse per famiglie italiane?

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ROMA (WSI) – Energia meno cara per le imprese. Un nuovo intervento sul costo della luce, con l’emissione di obbligazioni per 3 miliardi che consentiranno di coprire una parte degli incentivi alle fonti rinnovabili finora caricati sulle bollette.

L’operazione si tradurrà quindi in uno sconto di tre miliardi l’anno sull’energia elettrica, che dovrebbe andare, secondo gli orientamenti che stanno maturando a livello tecnico, per il 60-70% alle imprese e per il resto alle famiglie che, però, hanno beneficiato del precedente sgravio di 500 milioni contenuto nel decreto del Fare 1.

È questa la misura più importante del decreto del Fare bis che dovrebbe essere approvato dal consiglio dei ministri entro la metà di settembre. Non un provvedimento ampio, come quello varato prima dell’estate.

Ma un testo più mirato, diretto alle aziende, in particolare alle piccole e medie imprese.

Ci saranno anche nuove regole per le cosiddette conferenze dei servizi, spesso collo di bottiglia per gli interventi sulle infrastrutture del nostro Paese. E poi il ritorno ad una vera e propria politica industriale, che decida su quali settori concentrare gli interventi di sostegno alle imprese, con una grande attenzione a tutto ciò che rientra nella categoria della green economy.

I lavori sono ancora in corso, altri capitoli potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni, ma alcuni punti sembrano ormai fermi. È il caso dell’intervento sui mini bond, che serviranno a facilitare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese.

Previsti dal decreto crescita del governo Monti, le emissioni hanno raggiunto finora quota un miliardo di euro. Ma per aumentare la diffusione di questi titoli nei portafogli degli investitori istituzionali, la bozza allo studio del ministero dello Sviluppo economico introduce alcune modifiche alle procedure per la cartolarizzazione, che diventerà possibile anche per i titoli obbligazionari, e apre la strada a nuovi investitori finora tagliati fuori come le compagnie di assicurazione e i fondi previdenziali.

Per spingere sulle bonifiche e la riconversione dei terreni inquinati ci saranno una serie di agevolazione fiscali. A patto che la bonifica sia fatta però da un soggetto terzo.

Il capitolo ambiente dovrebbe avere un peso importante nel nuovo provvedimento annunciato nei giorni scorsi dal ministro Flavio Zanonato.

Anche se si tratta solo di una misura programmatica, cioè senza lo stanziamento di nuovi soldi, viene prevista l’attuazione di un programma di politica industriale nazionale. Una strategia che sarà legata alle linee guida di Bruxelles e al suo piano «L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa». E che vedrà, periodicamente, la definizione di una serie di interventi e la valutazione successiva dei loro effetti. Ancora da definire, invece, le misure per incentivare le attività di ricerca e sviluppo. Si lavora ad un fondo di garanzia che consentirebbe ai progetti migliori di accedere con una convenzione ai prestiti della Bei, la Banca europea per gli investimenti.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Corriere della Sera – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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