Economia

Bitcoin prende fiato dopo il rally: scende sotto quota $60 mila

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Dopo il rally della scorsa settimana, un’ondata di vendite si sta abbattendo sulle criptovalute e il Bitcoin in particolare, a dimostrazione dell’estrema volatilità delle monete digitali.
In mattinata, il Bitcoin segna un calo dell’8% circa, che riporta le quotazioni sotto quota 60 mila dollari, (59.288) lontane dai record di 69.000 dollari, raggiunti il 10 novembre scorso, mentre l’ethereum ha toccato uno dei suoi livelli più bassi di questo mese a quota 4.181 dollari (-8,38%).

Secondo i dati della società CoinGecko, la capitalizzazione di mercato delle criptovalute a livello globale ha subìto una contrazione di circa il 7% nelle ultime 24 ore, portandosi a 2.800 miliardi di dollari.

Il saldo a un anno resta tuttavia molto positivo per entrambe le valute digitali: il Bitcoin ha segnato +254%, mentre l’ethereum è aumentato dell’800%.

Bitcoin: cosa c’è dietro l’ondata di vendite

L’impulso dietro il movimento dei prezzi non è chiaro. Quello che appare certo è che la Cina continua nella sua battaglia contro il business e studierà l’opzione di imporre prezzi punitivi per l’uso di energia alle aziende coinvolte nell’estrazione di criptovalute a causa delle preoccupazioni per le sue ripercussioni sull’ambiente.

All’inizio di quest’anno, la Cina ha vietato l’estrazione di bitcoin, causando un esodo di minatori.

“Il mining provoca grandi consumi energetici ed emissioni di carbonio”, ha dichiarato oggi Meng Wei, la portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme. “La regolamentazione delle attività di mining ha un significato rilevante nell’ottimizzazione della nostra struttura industriale, nel risparmio energetico e nella riduzione delle emissioni, nel raggiungimento degli obiettivi di emissione di carbonio e neutralità climatica”.

Intanto, nella giornata di domenica 14 novembre, il bitcoin è entrato in una nuova era dal punto di vista tecnico con  l’introduzione di Taproot, un upgrading del codice, il primo grande aggiornamento dall’agosto del 2017, che ne migliora in prospettiva le funzionalità e l’utilizzo. La novità, che era programmata da tempo, mira a migliorare la privacy, l’efficienza e le capacità smart contract del network.