Economia

Bitcoin: per gli analisti di Citigroup “è a un punto di svolta”

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Rialza la testa il bitcoin, dopo aver perso oltre 10.000 dollari in una settimana (+60% da inizio anno; negli ultimi 12 mesi +460%). A ridare slancio alle quotazioni, che sfiorano 49 mila dollari, ci hanno pensato gli analisti di Citigroup che in un report dal titolo “Bitcoin al punto di svolta” hanno scritto che la criptovaluta è in un “momento cruciale” e potrebbe un giorno “diventare la valuta di scelta per gli scambi internazionali”, visto il sostegno di società come Tesla e PayPal e il fatto che le banche centrali stiano valutando la possibilità di emettere delle proprie valute digitali.

In sette anni, quando Citi analizzò per la prima volta il bitcoin, le cose sono cambiate. Non solo

“il bitcoin è diventato attraente per gli investitori istituzionali. Nella ricerca di rendimento e asset alternativi, gli investitori sono attratti dalle proprietà di copertura dell’inflazione del bitcoin, che viene riconosciuto come una fonte di “oro digitale” a causa della sua offerta limitata”.

Detto questo, il futuro della criptovaluta non è priva di difficoltà:

“Ci sono molti rischi e ostacoli sulla strada per il progresso di Bitcoin” ha avvertito la banca; “il futuro del bitcoin è pertanto ancora incerto, ma gli sviluppi nel breve periodo probabilmente risulteranno decisivi”, con la maggiore criptovaluta mondiale arrivata “al momento cruciale tra l’accettazione di massa e l’implosione speculativa”.

Bitcoin, bruciati 10 mila dollari in una settimana

Dopo aver superato i 58.000 dollari, il bitcoin ha perso oltre 10.000 dollari in una settimana, sotto i colpi di numerose critiche sollevate da esponenti politici e non solo. A partire dalla neo segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, che lo ha definito un asset “altamente speculativo”, “inefficiente” per le transazioni e usato per “illeciti”.  L’ex numero uno della Fed si è anche detta preoccupata per “le potenziali perdite che gli investitori possono subire”, ha detto Yellen.

A dare una spallata alla regina delle criptovalute, hanno contribuito anche le parole di Elon Musk, fondatore di Tesla, che avrebbe ottenuto un profitto di circa 1 miliardo di dollari dall’investimento in bitcoin.    Musk, uno dei grandi sostenitori della valuta basata sulla blockchain, ha definito “elevati” gli attuali livelli della moneta. Una mossa che, a quanto pare, deve aver convinto molti investitori a vendere.

Inviti alla prudenza sono arrivati anche da Charlie Munger, braccio destro di Warren Buffett,Bill Gates, la terza persona più ricca del mondo, che in un’intervista rilasciata a Bloomberg avverte i piccoli investitori a non seguire le orme di Elon Musk, numero uno di Tesla, che recentemente ha fortemente investito nelle criptovaluta.