Mercati

Bitcoin batte la ritirata? Gli analisti non ci credono, e fissano target price stellari

Continua la fase di debolezza del Bitcoin: le vendite, iniziate durante il fine settimana, proseguono nella giornata di oggi con le quotazioni si aggirano intorno ai 64 mila dollari, circa il 12% in meno rispetto ai massimi storici toccati il 13 marzo, quando le quotazioni hanno superato i $73 mila.

Che cosa dicono gli analisti

Non è chiaro cosa stia causando il calo del bitcoin, che viene scambiato 24 ore su 24. Quello che è certo è che la criptovaluta è ancora in rialzo di circa il 45% da inizio anno, e le perdite degli ultimi giorni arrivano a ridosso dei nuovi massimi storici. Ricordiamo che la criptovaluta è salita negli ultimi mesi, in parte grazie all’attesa e alla domanda dei nuovi ETF sul bitcoin lanciati negli Stati Uniti a gennaio ma anche per l’attesa dell’halving, in programma ad aprile.

“Penso che sia una tendenza salutare. Stiamo rimuovendo un po’ di pressione che si è accumulata nel sistema”, ha spiegato Kris Marszalek, CEO di Crypto.com, alla trasmissione “Squawk Box” della CNBC venerdì scorso, aggiungendo che la pressione di vendita proviene probabilmente dal mercato delle opzioni.

I rapidi aumenti e i bruschi cali sono stati una caratteristica ricorrente nella storia del bitcoin. Nella precedente fase rialzista, quella del novembre 2021, il bitcoin, dopo aver superato i 68.000 dollari, aveva subito una brusca sterzata che aveva portato i prezzi sotto i 20.000 dollari.

Gli ottimisti della criptovaluta sostengono che la volatilità dell’asset class dovrebbe diminuire con la maturazione del bitcoin. E, in questo processo, l’avvento degli ETF sul bitcoin, che facilita l’esposizione alle criptovalute da parte di un numero maggiore di investitori, potrebbe in teoria dare un contributo importante.

Fin dove può arrivare il bitcoin?

Nel frattempo, sono molto le case di affari che negli ultimi giorni, sulla scia dei nuovi picchi, hanno rivisto al rialzo i target price. È il caso di Bernstein che ha raddoppiato la precedente previsione, portando il nuovo prezzo obiettivo a 150.000 dollari entro il 2025.

“Con il bitcoin ha toccato nuovi massimi , ci aspettiamo che l’interesse istituzionale per le azioni del bitcoin si ribalti  e che i minatori di bitcoin siano i maggiori beneficiari”, hanno osservato.

La posizione rialzista sul futuro del Bitcoin da parte degli analisti di Bernstein è in linea con l’opinione di altri esperti di mercato. All’inizio di marzo, Tom Lee di Fundstrat ha previsto che il Bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000 dollari già entro la fine dell’anno.

A conferma delle prospettive positive, Michael Saylor, presidente esecutivo e cofondatore di MicroStrategy, ha recentemente affermato che non ci sono catalizzatori apparenti che possano far scendere in maniera sostenuta prezzi del Bitcoin, sottolineando il rafforzamento della posizione dell’asset sul mercato dopo l’approvazione degli ETF Bitcoin spot.

Infine, il recente picco di oltre 73.000 dollari della criptovaluta ha portato alla nascita di circa 1.500 nuovi “portafogli milionari” al giorno, come riportato da Kaiko Research. Questa ondata di creazione di ricchezza indica la crescente accettazione delle criptovalute come forma di investimento anche da soggetti istituzionali.