Economia

Beni rifugio: argento farà meglio dell’oro quest’anno e il prossimo

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Dai primi giorni del 2017 il prezzo dell’argento ha deluso gli investitori rialzisti. Il rialzo del 5% da inizio anno non ha tenuto il passo dell’altro grande metallo prezioso disponibile in commercio e sui mercati: l’oro, che nel medesimo arco di tempo ha guadagnato il +11%. I due beni rifugio sono saliti nonostante i guadagni delle Borse, ma hanno registrato performance sotto le attese se si considerano le montanti tensioni geopolitiche, Corea del Nord in primis, e le incertezze macro economiche.

Tuttavia le cose si stanno sistemando nel mercato dei metalli preziosi e diversi osservatori ed economisti scommettono che in un contesto di miglioramento per i due asset rifugio per antonomasia, le quotazioni dell’argento sovraperformeranno l’oro nell’ultimo trimestre dell’anno appena iniziato e nel 2018.

In un rapporto di Metals Focus la società ci consulenza del settore arriva alla conclusione che con un’ottima prova nell’ultimo quarto del 2017 “l’argento alla fine farà meglio dell’oro” e che il trend si ripeterà anche l’anno successivo.

La domanda di monete d’argento è stata debole negli Stati Uniti, ma ci sono diversi segnali che fanno pensare a una ripresa della domanda di asset fisici. Per esempio si è assistito a una robusta domanda di fondi ETF legati all’argento e in settembre c’è stato un incremento delle attività anche sul COMEX.

A prendere alla sprovvista molti operatori di mercato quest’anno è stato il fatto che la domanda d’argento è scesa in altre aree, non solo negli Usa, tra cui per esempio l’India. Il rapporto preparato da Metals Focus per il Silver Institute spiega che a causa dei prezzi in rialzo e del giro di vite del governo indiano contro i soldi non depositati in banca la domanda di argento nel 2017 non è stata all’altezza della domanda senza precedenti dei decenni anteriori.

Per combattere la corruzione e l’evasione fiscale l’India sta tentando di passare a una società senza contanti e questa guerra ai contanti sta penalizzando anche la domanda di beni fisici come l’argento. Detto questo, siccome i salari e l’economia stanno per crescere in India, secondo le stime della ricerca “la domanda tornerà in grande stile”.

La domanda di argento in India rappresenta al momento solo il 16% della domanda globale complessiva: questa percentuale è destinata a salire. L’argento è ritenuto dagli analisti sottovalutato rispetto all’oro, all’azionario, all’obbligazionario e a tanti mercati immobiliari e secondo gli accademici “è un bene rifugio in momenti in cui l’oro cessa di esserlo“.