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Bce, SocGen: bazooka monetario durerà fino al 2019

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Le manovre straordinarie varate dalla Bce per rinfocolare l’inflazione e rilanciare la ripresa verranno prolungate al 2019. Lo sostengono gli analisti di Societe Generale, secondo cui il Quantitative Easing, il programma di acquisto di Bond al ritmo di 60 miliardi al mese in area euro, non si concluderà come previsto a fine 2018.

La banca francese ritiene che l’annuncio verrà fatto in settembre e che il processo di tapering, ossia di una riduzione della mole del piano di allentamento monetario, avverrà gradualmente perché la Bce possa mantenere ampi sia il raggio di azione, sia il margine di manovra.

Malgrado la riunione dai toni tutto sommato accomodanti di giugno, nonché le prospettive di crescita in miglioramento e la ripresa dell’economia più equilibrata nella regione, Societe Generale è convinta che le probabilità di un’estensione del programma di acquisto di asset nel terzo trimestre del 2017 siano più alte.

Con la scusa dell’inflazione ancora sotto controllo, Mario Draghi dovrebbe quindi riuscire a convincere i membri più falchi del board. Salvo sorprese, il mandato di Draghi, in carica da novembre 2011, scade il 31 ottobre 2019.

In una ricerca pubblicata domenica, la banca stima che il QE verrà allungato dalla Bce di altri diciotto mesi a settembre. Da gennaio il ritmo di acquisti di titoli di Stato e societari verrà fissato a 40 miliardi di euro al mese, ma ogni trimestre l’ammontare di bond comprati scenderà di 10 miliardi di euro per concludersi alla fine del primo trimestre del 2019.