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Banche, prelievi forzosi, controlli capitali. Il caso HSBC

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NEW YORK (WSI) – Banche di tutto il mondo sempre più in difficoltà e sempre più terrorizzate dalla minaccia incombente della corsa agli sportelli.

Alcuni clienti di HSBC, stando a quanto ha riportato la BBC, non sono riusciti – senza che ne fossero stati informati – a prelevare grandi somme di denaro, in quanto non hanno addotto motivazioni ritenute sufficienti dalla banca.

Ovvero: ora per effettuare prelievi bisogna anche informare il proprio istituto di credito riguardo al motivo. Immediate le proteste, con un cliente che ha scritto subito: “non dovete spiegare alla vostra banca la ragione per cui volete quel denaro. E’ vostro, non della banca”.

Ridicole le spiegazioni di HSBC: “Chiediamo ai nostri clienti il motivo dei grandi prelievi di denaro nel momento in cui sono insoliti…e la ragione è nel nostro obbligo di proteggere i clienti, al fine di minimizzare il rischio di crimini finanziari”. Diversi coloro che non sono riusciti a prelevare così somme di denaro, per un ammontare compreso tra 5.000 e 10.000 sterline.

HSBC ha ammesso di non aver informato i propri clienti sulla decisione, che è stata presa a loro insaputa nel mese di novembre. La banca è stata costretta però a fare dietrofront, con un comunicato in cui ha reso noto che “non è obbligatorio per i clienti fornire la prova dei loro prelievi di grandi somme”.

Leggi il comunicato in inglese.

Il tentativo di lanciare un vero e proprio controllo di capitali è stato poco dopo seguito da un’altra notizia che ha allarmato i consumatori.

Sky ha reso noto infatti che i clienti di Lloys e TSB, così come quelli di Halifax, hanno incontrato non poche difficoltà nel prelevare denaro dai bancomat. Lloysd/TSB ha ammesso di fatto che ci sono stati problemi nei pagamenti con le carte di debito e nelle operazioni di prelievo di contanti.