Economia

Banche, perché è fondamentale fidarsi dell’AI

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Il clamoroso successo di Chat GPT, il bot d’intelligenza artificiale generativa sviluppato da Open AI, ha attirato l’attenzione e gli investimenti di Microsoft e riportato sotto i riflettori il tema dell’AI e delle sue applicazioni. L’intelligenza artificiale del resto è uno dei trend tecnologici di quest’anno secondo il rapporto “Tech Trends 2023”, stilato da Deloitte.

Perché fidarsi dell’AI

La maggior parte delle aziende oggi dice di essere guidata dai dati. Secondo Deloitte, le evidenze empiriche indicano che le imprese che utilizzano l’intelligenza artificiale in modo pervasivo in tutte le loro operazioni ottengono risultati migliori di quelle che non lo fanno. Le società che perseguono una strategia di AI hanno una probabilità di 1,7 volte superiore di raggiungere i loro obiettivi rispetto a quelle che non se ne avvalgono. Inoltre, con i fornitori di cloud che offrono sempre più spesso modelli precostituiti, qualsiasi azienda può accedere a funzionalità di intelligenza artificiale di livello mondiale con pochi clic.

Pochi leader dubitano delle capacità dell’intelligenza artificiale di contribuire alla strategia aziendale. Secondo un sondaggio, il 73% delle aziende afferma che l’AI è fondamentale per il loro successo. Ciononostante, le aziende sono ancora restie ad affidarle compiti importanti. Il 41% degli esperti di tecnologia è preoccupato per l’etica degli strumenti di AI utilizzati dalla propria azienda e il 47% dei dirigenti aziendali teme per la trasparenza, ovvero la possibilità per gli utenti di comprendere i dati che sono confluiti in un modello.

La diffidenza nell’AI può spegnere l’entusiasmo nei suoi confronti, e di conseguenza, anche la sua adozione. Ma le aziende più importanti stanno lavorando per risolvere questi problemi, ad esempio trattando l’AI non tanto come una tecnologia a sé stante, ma come un tassello di un processo più ampio, considerando le varie fasi in cui gli esseri umani interagiscono con il sistema di AI e lavorando per identificare e risolvere le aree di potenziale sfiducia. Per ottenere un’AI più affidabile, le aziende lungimiranti puntano sulla trasparenza dei dati, sull’affidabilità dell’AI, sulla spiegabilità degli algoritmi (la capacità di un modello di fornire una giustificazione esplicita per le sue decisioni o raccomandazioni). La spiegabilità è uno dei maggiori fattori di differenziazione tra il successo dell’uso dell’AI su scala e l’incapacità di raccogliere ritorni sugli investimenti nell’IA, eppure molte aziende non hanno capito come ottenerla.

L’AI generativa di Chat GPT

Il timore più ricorrente nei confronti di Chat GPT è che spazzi via milioni di posti di lavoro, con la sua capacità di automatizzare la creazione di opere, come testi e immagini. Tuttavia, come ricordano gli esperti di Deloitte, “anche le applicazioni di AI più sofisticate oggi non sono in grado di eguagliare l’uomo quando si tratta di compiti puramente creativi come la concettualizzazione, e siamo ancora lontani da strumenti di AI in grado di scalzare l’uomo dai posti di lavoro in questi settori. Un approccio intelligente all’introduzione di nuovi strumenti di intelligenza artificiale consiste nel posizionarli come assistenti, non come concorrenti”.  Come scrive Sam Altman, ceo di OpenAI, in un blog su “DALLE-2”, “È un esempio di un mondo in cui le buone idee sono il limite di ciò che possiamo fare, non le competenze specifiche”. Paolo Gianturco, Business Operations & FinTech Leader di Deloitte, sottolinea:

“L’AI continua a creare nuovi casi d’uso attraverso capacità emergenti che la maggior parte delle persone pensava sarebbero rimaste di dominio esclusivo degli esseri umani. Nel momento in cui le aziende considerano l’adozione di queste funzionalità, potrebbero trarre vantaggio dal pensare a come gli utenti interagiranno con esse e a come ciò influirà sulla fiducia. Per alcune aziende, le funzionalità offerte dagli strumenti emergenti di intelligenza artificiale potrebbero cambiare le carte in tavola, ma una mancanza di fiducia potrebbe impedire la concretizzazione di queste ambizioni. Per questo è fondamentale interrogarsi non solo sulla tecnologia da applicare, ma anche sulle implicazioni etiche degli strumenti AI”.

L’AI nelle banche italiane

Il mondo bancario, che dispone di enormi moli di dati ad alto potenziale informativo, si presta a una proficua introduzione dei principi e dei metodi dell’AI. Secondo la “Rilevazione sull’IT nel settore bancario italiano” di Banca d’Italia e Cipa (Convenzione Interbancaria per l’Automazione), condotta su 21 gruppi bancari (che rappresentano il 94% del totale dell’attivo del settore bancario italiano) e su 4 banche singole. al 2020 oltre la metà dei rispondenti ha effettivamente adottato l’Intelligenza Artificiale e nel triennio 2021-2023 è previsto un trend in aumento.

AI banche
[/media-credit] Fonte: rapporto “Tech Trends 2023” di Deloitte

Le tempistiche per la realizzazione di una soluzione AI-based ad hoc e l’adozione e configurazione di soluzioni di mercato sono, rispettivamente, 9 e 6,9 mesi. L’AI è impiegata prevalentemente nell’area “Processi di marketing, commerciali e customer service”, seguita da “Processi di Operations”; fra i singoli processi emergono “Gestione della sicurezza”, seguito da “Customer service”, “Gestione dei canali di contatto con la clientela” e, in relazione al trend previsionale, si distingue “Servizi bancari tipici” per il maggiore incremento. Tra i benefici più rilevanti connessi con l’adozione dell’AI, dominano il miglioramento dell’efficienza interna e verso il cliente e della cybersecurity.