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Banca Mondiale teme crollo flussi verso emergenti fino a -40%

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ROMA (WSI) – La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’economia globale, per l’anno in corso, avvertendo che i paesi in via di sviluppo fanno fronte a diversi ostacoli, tra cui il calo dei prezzi delle commodities e le prospettive di un rialzo dei tassi sul debito.

L’istituzione di Washington ora prevede un Pil +2,8% nel 2015, contro le previsioni +3% di gennaio.

Reiterate le stime di crescita per il 2016 e il 2017, che sono per un Pil globale in rialzo, rispettivamente, del 3,3% e del 3,2%.

“I paesi in via di sviluppo sono stati il motore della crescita globale a seguito della crisi finanziaria, ma ora fanno fronte a un contesto economico più difficile”, ha scritto Jim Yong Kim, presidente del gruppo presso la World Bank.

Di conseguenza, le stime sul Pil dei paesi emergenti per il 2015 e il 2016 sono state tagliate rispettivamente dal 4,8% al 4,4% e dal 5,3% al 4,8%. Alzate invece le previsioni sull’Eurozona, da +1,3% a +1,5%, mentre quelle per gli Stati Uniti sono state riviste al ribasso da +3,2% al +2,7%.

La Banca Mondiale teme che, nel momento in cui la Fed avvierà la propria politica monetaria restrittiva, con un rialzo dei tassi per la prima volta dal 2006, i tassi dei mercati emergenti saliranno, creando volatilità.

Così come il Fondo Monetario Internazionale, anche la World Bank lancia un appello alla banca centrale perché rinvi al 2016 il rialzo dei tassi, che non vengono alzati da nove anni.

I flussi di capitali verso questi mercati, ha calcolato l’istituzione, potrebbero crollare tra il 18% e il 40%. I rialzi dei tassi della Fed, inoltre, potrebbero provocare un eccessivo apprezzamento del dollaro, che a sua volta potrebbe mettere a rischio la ripresa degli Stati Uniti.

(Lna-DaC)