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Azioni, alert di Zandi (Moody’s): “in arrivo correzioni fino al 20%”

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Allacciatevi le cinture, le azioni sono pronte a franare a seguito di nuove correzioni. L’allarme arriva da Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, che in una recente intervista alla CNBC, stima una correzione della Borsa Usa dal 10% al 20%.

E a differenza dei forti cali degli ultimi anni,  Zandi è convinto che, questa volta, la ripresa non sarà rapida. Questo perché i valori attuali in cui viaggiano le azioni sono molto elevati. Per tornare in pareggio, a suo avviso, ci vorrà almeno un anno.

Da inizio anno i principali listini internazionali hanno corso molto: l’indice Msci World ha messo a segno un rialzo del 9,8%, l’indice S&P 500 dell’11%, l’Eurostoxx 50 del 14%, il Ftse Mib del 13,4% mentre sono andati ad una velocità più ridotta le borse dei paesi emergenti con l’indice Msci Emerging Markets in progresso di solo il 5,4 per cento.

Azioni, i motivi per le correzioni in arrivo

“I venti contrari si stanno accumulando sul mercato azionario”, ha detto Zandi a “Trading Nation” del canale Usa venerdì, puntando il dito in particolare contro la Federal Reserve, costretta a cambiare marcia perché l’economia è in forte apprezzamento. La scorsa settimana la banca centrale Usa ha innalzato le aspettative sull’inflazione e ha anticipato le tempistiche attese sul rialzo dei tassi (i primi due sono previsti nel 2023, anziché a partire dal 2024).

A complicare la situazione, i commenti del membro del comitato e presidente della Fed di St Louis, Jim Bullard, che, qualche giorno dopo, ha confermano l’orientamento del board verso un aumento dei tassi di interesse già entro la fine del 2022.

Un primo assaggio della ritirata è arrivata la scorsa settimana. Il Dow Jones si è lasciato alle spalle la sua più grande perdita settimanale da ottobre 2020, crollando del 3,45%. L’indice S&P 500 ha vissuto la sua settimana peggiore di fine di febbraio. Segno meno anche per il Nasdaq, che comunque è solo l’1,28% sotto il suo nuovo massimo storico.

Zandi: economia Usa eviterà recessione

Nonostante l’alert sui mercati finanziari, Zandi crede che l’economia Usa eviterà una recessione perché la flessione riguarda più l‘aumento eccessivo dei prezzi delle attività rischiose.
L’economista vede  problemi in arrivo anche per materie prime e le criptovalute. Inoltre, è preoccupato per la sostenibilità di un mercato immobiliare forte in mezzo a tassi ipotecari più elevati.

“L’inflazione sarà più alta di quanto non fosse prima della pandemia”, ha detto Zandi. “La Fed ha lottato per almeno un quarto di secolo per far salire l’inflazione, e penso che saranno in grado di ottenerlo”.