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Azimut: raccolta netta 2,8 mld da inizio anno. I conti del 1Q e le dichiarazioni dei vertici

Azimut chiude il mese di aprile con una raccolta netta di 270 milioni e un dato da inizio anno pari a 2,8 miliardi. Positivi anche i risultati finanziari del primo trimestre, in cui il Gruppo ha conseguito un utile netto adjusted di 127,1 milioni (+33% rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso). Ecco tutti i dettagli sulla raccolta e sui conti, oltre ai commenti dell’Ad Gabriele Blei e del Presidente Giuliani, che si è espresso anche sull’inducement.

Raccolta netta a 2,8 mld da inizio anno, 70% nel gestito

Nel mese di aprile 2023 il Gruppo Azimut ha effettuato una raccolta netta positiva per 270 milioni di euro, a fronte di 621 milioni di marzo, raggiungendo così una raccolta netta aggregata di 2,8 miliardi nei primi quattro mesi dell’anno, di cui il 70% indirizzato in prodotti di risparmio gestito.

La raccolta netta del risparmio gestito, ad aprile, si è attestata a 41 milioni, contro i 513 milioni del mese precedente, mentre il risparmio amministrato registra 229 milioni (vs 108 mln a marzo).

Ad aprile Azimut ha proseguito il suo percorso di forte crescita nel segmento dei Private Markets con gli Asset under Management che hanno raggiunto i 6,9 miliardi a fine aprile (oltre 11 volte rispetto all’inizio del 2020), pari al 12% delle masse gestite.

Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine aprile a 82,7 miliardi (vs 83 miliardi a fine marzo), di cui 57,0 miliardi fanno riferimento alle masse gestite, con un incremento del 4,7% da inizio anno (57,3 mld al 31 marzo 2023).

Per quanto riguarda la ripartizione geografica, il 56,8% del patrimonio totale fa riferimento all’Italia, il 26,4% all’America, il 9,6% all’area Asia-Pacifico e il 7,1% all’area Europa (ex Italia) & MENA.

Ricavi stabili, crescono marginalità e utile nel 1Q 2023

Nella riunione odierna, il Cda di Azimut Holding ha anche approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023. I conti del primo trimestre dell’anno evidenziano ricavi consolidati per € 326 milioni (in linea con i 327 milioni del 1Q 2022), nonostante il deconsolidamento di Sanctuary.

Tra le principali voci di ricavo, le commissioni di gestione ricorrenti aumentano da 257 a 284,8 milioni e i ricavi assicurativi da 22,7 a 29,1 milioni, con una crescita  in gran parte riconducibile alle commissioni di performance. Tuttavia, i ricavi totali scontano un minore contributo delle commissioni di performance dei fondi comuni di investimento (4,1 milioni rispetto a 33,6 milioni del 1Q 2022), favoriti dalla cristallizzazione delle commissioni di performance secondo il vecchio metodo di calcolo, prima dell’introduzione del nuovo pricing.

L’utile operativo è cresciuto dell’11% a 149,6 milioni (rispetto a 135,3 milioni nel 1Q 2022) e il margine operativo si è attestato al 46%, in aumento rispetto al 41% registrato nel 1Q 2022, grazie allo sviluppo dei ricavi totali e alla riduzione dei costi. Infine, l’utile netto adjusted ammonta a 127,1 milioni (rispetto a € 95,5 milioni nel 1Q 2022) ed evidenzia un incremento del 33%.

Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nei primi tre mesi del 2023 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 42 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine marzo a 1.869 unità.

L’Ad di Azimut, Gabriele Bei, conferma i target

Gabriele Blei, Amministratore Delegato del Gruppo, commenta:

“Nel segmento dei mercati privati, siamo lieti di annunciare un ulteriore closing di oltre 100 milioni di euro per il nostro fondo Infrastrutture per la Crescita – ESG in aprile, le cui masse superano ormai i 630 milioni di euro, a conferma del continuo interesse degli investitori istituzionali per le nostre soluzioni. Tenendo conto degli altri closing nel mese, la raccolta nel segmento dei private markets ha superato i 580 milioni di euro dall’inizio dell’anno.”

“I risultati del primo trimestre hanno evidenziato ancora una volta i vantaggi del nostro modello di business integrato e diversificato, in grado di generare 50 punti base di margine d’utile netto. Anche se le condizioni attuali di mercato si sono discostate dalla nostra ipotesi di base, riconfermiamo i nostri obiettivi di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta e di 450 milioni di euro di utile netto per il 2023”.

Il commento del Presidente di Azimut sull’inducement

Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo, sottolinea:

Mi sembra che i “gufi” degli inducement siano rimasti male e che la realtà evidenzi come i nostri oltre 400 mila clienti al mondo, di cui 240 mila in Italia, continuino a ricevere da Azimut performance nette positive sui loro investimenti (performance media ponderata netta del 8,4%) e che Azimut sia in grado di generare utili netti importanti per gli azionisti (utile netto adjusted di 127 milioni di euro nel primo trimestre 2023).

“Inoltre, abbiamo appena lanciato il nostro nuovo prodotto su auto storiche, primo ed unico fondo d’investimento evergreen e sostenibile sul settore al mondo, che consente ad Azimut di espandersi ulteriormente sulla clientela di fascia alta, valorizzando e contribuendo al rafforzamento dei tecnici e del know-how che l’Italia ha sempre espresso nel settore dell’auto.”