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Auto: Ue sotto ricatto, blitz di Merkel su voto emissioni

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NEW YORK (WSI) – Per favorire le sue aziende automobilistiche la Germania e’ pronta a tutto, anche a bloccare l’accordo per la riduzione delle emissioni 02. La Cancelliera Angela Merkel ha minacciato di trasferire le sue aziende se verra’ abbassata la soglia dei gas di scarico generati dai veicoli di nuova produzione.

La Germania ha chiesto di rimandare un voto previsto per oggi sulla riduzione obbligatoria delle emissioni di nuove vetture a 95 grammi di CO2 per chilomentro nel 2020 perche’ i gruppi nazionali – come Volkswagen, Audi e Opel – la considerano una misura troppo punitiva.

Lo riferisce l’agenzia di stampa AFP citando piu’ fonti europee.

La Cancelliera – paladina dell’ecologia fin dai tempi in cui Helmut Kohl la nomino’ ministro dell’Ambiente – ha contattato personalmente il suo omologo irlandese Enda Kenny per esporre le sue richieste. Il periodo semestrale della presidenza all’Ue di Dublino scade il 30 giugno.

Il voto sul progetto per combattere l’inquinamento atmosferico fa parte dell’ordine del giorno della seduta odierna degli stati membri del blocco a 27.

Le delegazioni stanno facendo di tutto per ostacolare il blitz tedesco, che potrebbe significare far saltare definitivamente l’accordo.

Il presidente della federazione tedesca dell’auto (VAD) aveva chiesto a Merkel di intervenire per evitare che “il nostro settore di alta gamma redditizio e potente, che rappresenta quasi il 60% della forza lavoro in seno alle case automobilistiche in Germania, sia letteralmente distrutto da delle limitazioni arbitrarie“.