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Auto, parte male il 2020 per le vendite in Europa. Si salvano Toyota e BMW

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Parte male il 2020 per il settore della auto. Nel mese di gennaio, secondo i dati Acea, le immatricolazioni di auto in Europa (Ue+Efta+Uk) hanno segnato un brusco calo dopo l’impennata di dicembre: -7,4% a 1.135.116 unità.

I dati sono diffusi dell’associazione dei costruttori Acea, secondo cui le importanti novità fiscali annunciate da alcuni Stati membri dell’Ue per il 2020 avevano spinto le immatricolazioni a dicembre 2019 portando di conseguenza a questo calo di gennaio. Altri fattori che hanno contribuito sono l’indebolimento globale delle condizioni economiche e l’incertezza causata dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

La domanda di nuove autovetture nei quattro principali mercati dell’Ue è diminuita durante il primo mese del 2020. La Francia ha registrato il calo più marcato (-13,4%), seguita da Spagna (-7,6%), Germania (-7,3%) e Italia (-5,9%).

Tra i gruppi, male FCA. Si salva Toyota

A livello di gruppi, VW ha segnato un -0,1%, Psa -14,0%, Renault -16,4%, Hyundai -3,9%, Bmw +3,8%, Daimler -10,1%, Ford -18,6%. Segno più per le vendite di Toyota (+10,1%) e BMW (+3,8%).

Male anche FCA: in Europa (Ue + Efta + Uk) le vendite sono diminuite rispetto a un anno prima del 6,4% a 68.036 unità, con una quota di mercato che è salita al 6,0% dal 5,9% di dicembre. A gennaio il marchio del gruppo che ha limitato i danni è Fiat (-2,1%), mentre Jeep ha fatto segnare un -12,6% e Alfa Romeo ha fatto segnare il maggior calo (-30,5%).