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Auto: Europa riparte, Italia no. E Fiat fa peggio

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ROMA (WSI) – La lenta e discussa ripresa dell’Eurozona si riflette nel mercato dell’auto dell’Europa. Spagna, Francia e Germania assistono a un aumento della domanda di veicoli, rispettivamente, nel mese di ottobre, del 2,6%, del 34,4% (ma in questo caso incidono gli incentivi, e del +2,3%).

Niente ripresa, invece, in Italia, dove le immatricolazioni hanno sofferto una flessione, su base annua, -5,58%: in tutto, le vetture consegnate sono scese a quota 110.841 unitĂ .

Per Federauto, il mercato italiano chiuderĂ  con l’anno con 1 milione e 280 mila pezzi, l’8% in meno di un anno fa. Come nel 1979.

“Con il calo di ottobre svanisce la prospettiva di una ripresina del mercato dell’auto italiano giĂ  nel 2013, prospettiva legata a un analogo recupero del quadro economico generale”, commenta Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor.

Nessuna ripresa tanto meno per Fiat, che anzi fa peggio del mercato, con un calo -8,7% e una quota di mercato del 28,1%. Sempre su base annua, fa -10,3% da gennaio a oggi, con una quota del 28,9%, -0,7% rispetto ai primi dieci mesi del 2012.

Ma nonostante questo, il Lingotto sfodera un ottimismo che stride decisamente con i dati. “Non siamo preoccupati: l’Italia ha beneficiato del nostro sviluppo nel mondo”, senza il quale “non esisterebbe Fiat Chrysler”, ha detto da New York il presidente John Elkann, partecipando alla premiazione della Fondazione NY. “Lo sviluppo globale di Fiat è solo un fatto positivo, vitale”, ha aggiunto.

Fiat Chrysler “è un gruppo anche italiano, anche americano, anche brasiliano e cinese. Non esiste una cultura predominante”.