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Asta Francia positiva: Spagna si rifinanzia, ma a caro prezzo

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New York – La Spagna non ha problemi a trovare finanziamenti sul mercato primario ma lo fa a caro prezzo. E’ il ritornello delle ultime emissioni di debito. Un altro problema e’ costituito dal fatto che gli investitori internazionali tengono a stare alla larga dal debito spagnolo e sono piu’ che altro le travagliate banche nazionali a inglobare titoli di stato.

Collocati bonos a scadenza 2014 e 2017, con tassi medi nell’ordine del 4,706% (contro il 2,069% precedente) e del 6,072% (a fronte del 4,960% dell’emissione antecedente). La domanda e’ stata buona – pari a 3,4 volte l’offerta – e l’ammontare piazzato in sintonia con la forchetta prevista di 1-2 miliardi di euro. Tuttavia i tassi sono molto elevati, nel primo caso di oltre il doppio agli interessi dell’asta precedente, su livelli fortemente indisiderati.

Al momento i rendimenti sul decennale scambiano sopra il 6,60% sul secondario e torna sotto quota 500 lo spread. Nonostante il nuovo rialzo dei rendimenti all’asta, il collocamento ha registrato una domanda in crescita rispetto all’asta precedente con quantitativi assegnati superiori alle attese. Dev’essere per questo, riferiscono i trader, che il differenziale tra il Bonos e 10 anni e il Bund tedesco scende a 499 punt, 13 punti in meno rispetto alla chiusura di ieri.

Migliora anche lo spread dell’Italia che scende a 407 punti, 8 in meno rispetto alla chiusura di ieri. Un’altra nota positiva: Madrid ha finora emesso il 60% del debito previsto nel 2012, insieme a Francia e Belgio e’ tra i paesi europei piu’ avanti nell’agenda.

Il Tesoro francese se la cava decisamente meglio: e’ riuscito a collocare 8,43 miliardi di euro, in linea con le previsioni della vigilia. La novita’ e’ che lo ha fatto a un costo inferiore rispetto all’ultima asta.

Emessi titoli con scadenza febbraio 2017 per 3,337 miliardi di euro al tasso dell’1,43% rispetto all’1,72% dell’ultima asta. Per quanto riguarda i Btan a 4 anni (febbraio 2016) il rendimento e’ stato dell’1,05% e sono stati assegnati 1,1 miliardi di euro.

Piazzati bond a tre anni per 1,22 miliardi di euro (luglio 2015) al rendimento dello 0,83% contro l’1,51% dell’asta precedente del 19 gennaio. Infine collocati 2,775 miliardi di euro in debito a 2 anni (settembre 2014) al tasso medio dello 0,54% contro lo 0,74% dell’ultima asta del 16 maggio.

Il rendimento dei decennali spagnoli scambiano oggi a quota 6,66%, non lontanto dalla soglia di non ritorno del 7%, oltre la quale Grecia, Portogallo e Irlanda sono state costrette a chiedere aiuti esterni.

La differenza tra il tasso a cinque anni spagnolo e francese’ la dice tutta sulla disparita’ della percezione della qualita’ del credito dei due paesi: 6,19% contro 1,43%.