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Anima, raccolta netta negativa a marzo 2023

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La raccolta netta di risparmio gestito di Anima Holding, nel corso del mese di marzo 2023, è risultata essere negativa per 493 milioni di euro. Alla fine del mese, le masse gestite erano pari a oltre 182 miliardi di euro. Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato del gruppo, ha spiegato che il risultato negativo conseguito nel corso del mese di marzo 2023 è ascrivibile, principalmente, “alla componente istituzionale che, in linea con quanto registrato a livello europeo, si trova in una fase negativa per i flussi di raccolta, dovuta anche a decisioni di incremento della liquidità detenuta. Il segmento retail evidenzia invece una notevole resilienza, che fa ben sperare per una robusta ripresa nei prossimi mesi”.

Raccolta negativa a marzo

Il gruppo Anima ha chiuso il mese di marzo 2023 con una raccolta negativa per 493 milioni di euro. Alla fine del mese, complessivamente, le masse gestite erano pari a 182 miliardi di euro. Nel dettaglio, i dati dello scorso mese sono i seguenti:

  • raccolta di risparmio gestito: -493 milioni di euro;
  • raccolta di deleghe assicurative di ramo I: -62 milioni di euro;
  • masse in gestione totali a oltre 182 miliardi di euro.

Nel mese di febbraio, invece, la raccolta del gruppo Anima era stata, invece, positiva per 383 milioni di euro. La componente costituita dal risparmio gestito, invece, era stata negativa per 90 milioni di euro. Alla fine del mese di febbraio, le masse gestite complessivamente si erano attestate a oltre due facce. A differenza del mese di marzo, quello di febbraio, come aveva commentato Alessandro Melzi d’Eril, ha registrato un andamento commerciale a due facce. Da una parte c’era stato il retail, che aveva mostrato importanti segnali di miglioramento rispetto al trend dei mesi precedenti, mentre il segmento istituzionale ha scontato alcune fine vita di mandati che per il momento non trovano bilanciamento in nuovi avvii.

Riflettori puntati su Anima

Nel corso degli ultimi giorni Anima Holding è finita sotto la lente d’ingrandimento degli analisti e degli investitori. A finire sul banco degli imputati sono alcune indicazioni arrivate alla stampa. Nel corso di un’intervista rilasciata a “MF-Milano Finanza”, Melzi d’Eril ha fatto il punto della situazione sul trend della raccolta, sottolineando come, nel corso degli ultimi mesi, il segmento retail si stia mostrando abbastanza resiliente.

Secondo Melzi d’Eril non si starebbe anche registrando una vera e propria ripresa degli investimenti attivi, che siano, in altre parole, completamente svincolati dai PAC (i piani di accumulo) o da semplici rotazioni di portafoglio. Si sta registrando, invece, ad un deterioramento dei flussi di raccolta per quanto riguarda il fronte istituzionale, dovuto anche a decisioni di aumento della liquidità per gestire eventuali fasi di stress sul fronte dei riscatti.