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Orcel vince contro Santander che dovrà pagare 68 milioni di euro al ceo di UniCredit

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Banco Santander dovrà pagare 68 milioni di euro di risarcimento ad Andrea Orcel, il banchiere ora alla guida di Unicredit, per la mancata nomina a Ceo nel 2019. Lo scrivono diversi media citando la sentenza del tribunale di Madrid presso il quale l’ex banker di Ubs si è rivolto.

Orcel contro Santander: la causa

Era il 2019 quando Banco Santander ritirò l’offerta per la nomina a CEO di Andrea Orcel che si appellò al tribunale che oggi ha assecondato la richiesta del banchiere che aveva chiesto 76 milioni di risarcimento, dichiarando di aver perso anche milioni di dollari in compensi differiti da parte di Ubs, suo precedente datore di lavoro.

Tutto è partito quando la banca spagnola ha deciso di ritirare la decisione di assumerlo come CEO nel 2019 adducendo come motivo il disaccordo sulla questione della sua compensazione differita da Ubs. Nel 2018 Orcel diede le dimissioni da Ubs per approdare in Spagna ma qualche mese dopo la banca iberica informò che la procedura di ingresso non sarebbe andata avanti per una questione di soldi. O
rcel non volle rinunciare a circa 50 milioni di euro di stock option che Ubs non ha voluto riconoscere. Anche Santander non ha voluto pagare questa cifra oltre al maxi stipendio di circa 10 milioni all’anno. Anzi Santander si aspettava che UBS pagasse almeno il 50% della compensazione differita che il manager doveva ricevere e afferma di aver concordato con Orcel che questi avrebbe fatto i suoi “migliori sforzi” per ridurre il costo per Santander.

A  maggio era partito il contenzioso in tribunale, dove il Santander si è difeso sostenendo che tra la banca e il banchiere ci fosse solo un’offerta e non un vero e proprio contratto e che l’incarico non sarebbe poi stato assegnato per il venir meno di alcune condizioni.

La sentenza della Corte di Madrid

Secondo la sentenza, i giudici hanno indicato l’offerta presentata da Santander  come un contratto valido, che l’istituto bancario non ha rispettato decidendo di non proseguire con la nomina di Orcel. Così il giudice Javier Sanchez Beltran ha dichiarato valido il contratto del 24 settembre 2018 tra il Santander e Andrea Orcel, condannando quindi l’istituto iberico a pagare all’attuale a.d. di UniCredit un risarcimento da 68 milioni per averlo infranto decidendo di non proseguire con la nomina. Il risarcimento coprirebbe il bonus di firma per la clausola di buyout, due anni di salario e i danni morali.

Secondo il giudice la rottura del contratto da parte del Santander è stata «unilaterale e ingiustificata».VozPopuli cita stralci della sentenza, nella quale si annota che il “prestigio e la formazione” di Andrea Orcel “erano molto considerati nell’ambito bancario europeo” e che si può comprendere come la decisione della banca di non procedere al suo trasferimento gli abbia causato “notevole frustrazione, disagio, incertezza e un certo discredito in ambito bancario”, ragioni sufficienti a giustificare la pretesa di un danno morale da parte della banca. E in considerazione di quanto guadagnava in Ubs e quanto avrebbe guadagnato al Santander, la cifra di 10 milioni non è sproporzionata.

Dalla banca spagnola un portavoce ha commentato la sentenza dicendo di essere “fortemente in disaccordo”.

 “Il consiglio di Santander è fiducioso che avremo successo in appello come già accaduto per le due denunce penali già esaminate dai giudici in relazione a questa vicenda”.

La banca ha già annunciato che farà appello per cui ha tempo massimo 20 giorni.

Andrea Orcel alla guida di UniCredit

Andrea Orcel vanta una lunga carriera nel mondo bancario internazionale. Lo scorso 15 aprile il manager è stato nominato amministratore delegato del Gruppo UniCredit.

Dal 1992 al 2012 il banchiere ha lavorato in Merrill Lynch (poi divenuta Bank of America), ricoprendo diverse posizioni senior fino ad entrare in UBS come Membro del Comitato Esecutivo di Gruppo e poi Presidente, dell’Investment Bank (2012).

Successivamente è divenuto CEO di UBS Limited e di UBS AG presso la filiale di Londra (2014); Consigliere del cda di Ubs Americas Holding e referente per le autorità di controllo americane; Senior Officer Outside of Australia e referente per le autorità di vigilanza australiane (2016). È anche stato Membro del Comitato Direttivo di Ubs Optimus Foundation, Senior sponsor e leader nella promozione della diversità e sviluppo dei talenti nell’investment banking e nel Regno Unito.

Il piano industriale 2021-2021, il primo dell’era Orcel di UniCredit prevede conti in crescita, digitalizzazione, remunerazione agli azionisti e ha ricevuto il plauso degli analisti a conferma del successo del banchiere.