Economia

Unicredit: analisti promuovono il piano industriale, gli ultimi giudizi

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Piace agli analisti il nuovo piano industriale 2022-2024 di Unicredit, il primo firmato dal numero uno Andrea Orcel. A colpire è soprattutto la decisione di distribuire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024, sotto forma di dividendi o buy back, un valore nettamente superiore alle stime del mercato. Ma sono stati apprezzati anche gli obiettivi di redditività. Che secondo gli esperti di Citi “‘sembrano ampiamente realistici, circa il 5% in più delle nostre stime, ma circa il 15% in più del consensus’.

Unicredit, i giudizi degli analisti

Gli analisti di Equita sottolineano che il business plan di Unicredit si caratterizza per target superiori alle attese e un significativo miglioramento nella remunerazione per gli azionisti.
In particolare ricavi netti al 2024 superiori a 17 miliardi (16,2 miliardi attesi), costi in calo a 9,4 miliardi (10 miliardi attesi) e soprattutto una distribuzione di capitale cumulata, tra cedole e buyback, di 16 miliardi contro i 7,6 miliardi attesi. Secondo Equita è proprio “il miglioramento della politica di remunerazione l’elemento di maggiore attrattività del piano”, anche perché i 16 miliardi non prevedono “alcuna distribuzione di capitale in eccesso”.
Per concludere, a seguito della revisione delle stime, del capitale distribuito e del rolling del modello al 2023, il target price di Unicredit sale del 18% a 16 euro e viene confermato il giudizio buy.

Gli analisti di Goldman Sachs, che confermano sul il titolo il rating buy con un prezzo obiettivo da 18,10 euro, sottolineano, invece, come la banca milanese punti a circa il 30% di utili in più  entro il 2024 rispetto al consensus, ricavi più elevati (principalmente sulle commissioni), ma anche costi ‘significativamente inferiori’ alle aspettative.
Nel complesso, la banca d’affari giudica il Piano in modo ‘positivo perché anche se gli investitori potrebbero non voler dare pieno credito alla crescita dei ricavi, è probabile che i costi più bassi sostengano la revisione del consensus”.

Credit Suisse: “piano ambizioso e incoraggiante”

Una promozione arriva anche dagli analisti di Credit Suisse, che definiscono il piano  ‘ambizioso e incoraggiante’ e sottolineano, tra le altre cose, il ‘miglioramento delle prospettive sulla qualita’ degli asset’ (in attesa di avere piu’ dettagli in call dallo stesso Orcel). Il giudizio sul titolo è outperform con un prezzo obiettivo di 13,80 euro.

Anche per Jefferies,  i target sugli utili, fissati da Unicredit al 2024, ampiamente sopra le stime del mercato, si basano ‘non solo su una maggiore crescita dei ricavi, ma anche su un’ulteriore riduzione in senso assoluto dei costi’. Per questo gli analisti valutano ‘buy’ il titolo UniCredit (target price 16,2 euro), spiegando di attendersi che ‘una migliore dinamica dei prestiti sostenga le entrate’.  Sul fronte delle acquisizioni, l’istituto ‘ha ancora qualche opzione sui futuri M&A’.

Giudizi positivi sul titolo sono arrivati anche da Societé Generale, Deutsche Bank e Intesa SanPaolo che hanno confermato il rating buy con un prezzo obiettivo rispettivamente a 15,30, 17 e 13,70 euro. Un overweight con target price a 17 dollari è arrivato da Jp Morgan (17 euro) mentre Banca Akros consiglia “accumulate” (14,70 euro).

Il titolo a Piazza Affari

Dopo il boom di ieri (+10%), questa mattina le azioni di Unicredit restano ben intonate (+2%) e si muovono sopra i 13 euro, ai massimi da febbraio 2020. Da inizio anno, i guadagni per la banca milanese a Piazza Affari sono stati del 72% circa.