Economia

Alitalia: tremila esuberi, l’allarme di Lufthansa

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo il ripensamento di Air France-Klm, Lufthansa torna a parlare di Alitalia e vede un futuro di 3mila esuberi per lex compagnia di bandiera italiana. Lo afferma  Harry Hohmeister, uno dei membri più ascoltati del Consiglio di amministrazione della compagnia tedesca parlando al Handelsblatt.

Non abbiamo la sensazione che là si stiano svolgendo le discussioni giuste e quindi lo ripeto ancora un volta: se siamo interessati all’Alitalia? Sì ma per un gruppo ristrutturato, che sia di successo a lungo termine. Credo che i dipendenti abbiano bisogno finalmente di una prospettiva. Finora non ho ancora sentito dire che quello che offre Lufthansa sia così problematico da non potersi accettare. Noi riteniamo al momento che sarebbero colpiti circa 3.000 posti di lavoro. E da quello che leggo sui media anche altri interessati parlano di questo ordine di grandezza. Se tutto questo tira e molla durerà ancora a lungo, dell’orgogliosa Alitalia presto non rimarrà nulla. Lo abbiamo sempre detto: il mercato italiano è molto forte e importante per noi.

Il CorrieredellaSera oggi parla del mistero degli esuberi reali visto che Hohmeister non specifica se si tratta di quelli complessivi — cioè 3.000 sugli 11.917 al 30 settembre 2018 — oppure di 3.000 relativi soltanto alla parte «aviation», che è quella che da sempre interessa a Lufthansa. E a questo punto ai 3.000 andrebbero i circa 5.000 tra personale di terra e manutenzione. Il top manager afferma infine che se Alitalia beneficerebbe di un ingresso nel gruppo tedesco, si ritroverebbe in una realtà forte e di successo, con esperienza nel settore dell’ integrazione delle compagnie aeree e un piano sostenibile. Tuttavia al momento da Lufthansa non è arrivata alcuna proposta formale ad Fs.