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2022 da dimenticare per Apple, Amazon e Tesla. Ecco quanto hanno perso

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Un anno da dimenticare il 2022 per le big tech Usa. Lo dimostrano in modo emblematico Tesla, Apple e Amazon. In particolare, le ultime due hanno perso, in termini di capitalizzazione di mercato, rispettivamente 846,34 e 834,06 miliardi di dollari. Perdite senza precedenti, che rispecchiano la crisi del settore tecnologico Usa, alle prese con il raffreddamento dell’economia americana per effetto dell’aumento dei tassi di interesse della Fed.

In un anno, ciascuna delle due azioni ha perso in un solo anno hanno perso in termini capitalizzazione di mercato più del doppio di quello registrata da Meta a fine anno (315,56 miliardi). La perdita di 830 miliardi di dollari da sola è l’equivalente alla capitalizzazione di 10 Paypal, 8 Intel, 18 Snowflakes o 49 Rivians.

Batosta anche per Tesla, che inizia l’anno con un tonfo

Le cose non sono andata bene neppure per Tesla. Nel 2022, le azioni sono crollate di circa il 65% dall’inizio dell’anno, con una perdita di oltre 700 miliardi di dollari di valore di mercato (ora sotto 385 miliardi di dollari dai circa 1.000 miliardi di inizio anno).

E il trend di calo continua con il nuovo anno. La prima seduta del nuovo anno ha segnato un nuovo crollo: ieri, alla chiusura di Wall Street i titoli hanno segnato un calo del 12%, in quello che è il calo maggiore in una sola seduta in più di due anni. Il colosso delle auto elettriche continua ad accusa forti cali in seguito ai timori degli investitori sulla tenuta della domanda.

L’ultima doccia fredda in ordine temporale è arrivata dai dati delle consegne negli ultimi tre mesi dell’anno. Pur se superiori dell’11% rispetto al record dei tre mesi precedenti hanno deluso le attese, attestandosi solo a 405.278 auto contro le 420.000-430.000 attese.

La scorsa settimana, Musk ha scritto una lettera ai dipendenti, dicendo loro di non preoccuparsi troppo per “le follie del mercato azionario”, di continuare a lavorare duro per “dimostrare performance eccellenti nel tempo” e affermando che “nel lungo periodo, credo davvero che Tesla sarà la società  a maggior capitalizzazione sulla Terra!”.

I numeri del 2022 a Wall Street, però, sono stati impietosi per la casa di auto elettriche e soprattutto per il suo amministratore delegato, visto come il colpevole per essersi concentrato sull’acquisizione di Twitter.

Elon Musk, fondatore e numero uno del gruppo, “deve navigare la società in questo uragano di categoria 5 invece che concentrarsi su Twitter, che resta una distrazione”, affermano alcuni analisti. Da quando l’imprenditore ha acquistato la società che cinguetta, finanziando l’operazione in parte con la vendita di titoli Tesla, il colosso delle auto elettriche ha accentuato le perdite a Wall Street, dove già risentiva dell’aggressiva concorrenza e delle difficoltà alle catene di approvvigionamento.