Economia

Petrolio: Opec e Iran aprono a intervento. Gelata da Arabia Saudita

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Attenzione al trend dei prezzi del petrolio, dopo le dichiarazioni contrastate arrivate nelle ultime ore.

Il segretario generale dell’Opec – stando a quanto riporta Reuters che ha citato il quotidiano Al-Hayat – ha detto che “nulla è impossibile nelle condizioni attuali”, rispondendo a una domanda sulla possibilità, nel meeting di settembre, di un congelamento dell produzione per sostenere le quotazioni del petrolio.  Neo segretario generale, Mohammad Sanusi Barkindo ha sottolineato che le forze di mercato, da sole, non sono sufficienti a correggere l’andamento dei prezzi.

Un’altra indicazione a sostegno dei prezzi del petrolio è arrivata dall’Iran, con il ministro petrolifero del paese, Bijan Namdar Zanganeh, che ha confermato nella giornata di oggi che Teheran coopererà con l’Opec al fine di stabilizzare il mercato globale, aspettandosi che gli altri membri del cartello rispettino i suoi diritti.

Il sentiment sul mercato era stato depresso nelle ultime ore dall’Arabia Saudita, con il ministro dell’energia che aveva gelato le attese sul meeting del prossimo mese.

Così Khalid Al-Falih a Reuters:

“Non crediamo che sia necessario nessun intervento significativo sui mercati, oltre a quello di garantire che le forze della domanda e dell’offerta facciano il loro lavoro per noi”. Ancora: “il mercato si sta muovendo nella giusta direzione”.

Dichiarazioni, queste, che ieri a Wall Street avevano immediatamente scatenato i sell sul petrolio.

La riunione dell’Opec si terrà tra il 26 e il 28 settembre ad Algeri. E nel meeting parteciperà anche l’Iran.

Nella sessione odierna, i prezzi del petrolio rimangono sotto pressione, anche se riducono le perdite della vigilia, con il contratto WTI scambiato a New York che oscilla poco al di sopra di quota $47 e il Brent al di sopra di $49 al barile.