Padoan: Bruxelles ha capito esigenze straordinarie dell’Italia
La correzione dello 0,2% del saldo strutturale sul Pil richiesta dalla Commissione Europea sarebbe stata tre volte superiore se da Bruxelles non avessero compreso le ragioni di emergenza che hanno portato a uscite pubbliche superiori al previsto nel 2016. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha commentato i rapporto sul debito italiano stilato dalla Commissione Ue.
L’esecutivo Ue “riconosce la presenza di fattori che giustificano l’andamento attuale del rapporto debito-Pil, che si è stabilizzato ma non ha ancora invertito la tendenza degli ultimi anni”, ha detto il ministro, “ritiene infatti che alcune spese siano da attribuire a cause di forza maggiore, in particolare il terremoto e il flusso di migranti. Di conseguenza segnala che per rispettare la regola del debito è sufficiente un aggiustamento del saldo strutturale pari allo 0,2% del prodotto interno lordo. Senza le cause di forza maggiore segnalate dal Governo alla Commissione, il rapporto debito/Pil avrebbe già assunto una traiettoria declinante. E se la Commissione non avesse riconosciuto la legittimità delle ragioni italiane l’esigenza di correzione dei conti sarebbe stata almeno tripla”.
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