Frecciarossa in borsa, Mazzoncini: “mezzo non un fine”
Il gruppo Ferrovie dello Stato ha segnato un risultato netto ai massimi storici di 772 milioni di euro nel 2016, di questi 300 saranno distribuiti all’azionista ministero dell’Economia. La società guidata da Renato Mazzoncini ha diffuso i dati di bilancio i cui punti salienti sono la crescita del 66,4% per l’utile netto, quella del 16,1% per l’Ebitda a 2,3 miliardi di euro, mentre i ricavi operativi sono cresciuti del 4% di 343 milioni di euro.
In un’intervista alla Stampa Mazzocini ha dichiarato che Fs è ora al “vertice in Europa per redditività”. In merito alla quotazione in borsa, l’ad ha detto che “deve essere un mezzo, non un fine. L’unico business che possa beneficiare di una quotazione è quello della lunga concorrenza, perché è l’unico che lavora in un mercato totalmente liberalizzato, direi il più liberalizzato al mondo”.
“Oggi pensiamo” a quotare “il 30%”, ha proseguito l’ad, “è una quota che potrebbe consentirci poi eventuali aumenti di capitale per finanziare operazioni specifiche. In generale, non è utile aprire un dibattito sulla quotazione ora, quando non abbiamo ancora la società e i tempi tecnici sono incomprimibili”.
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