15:32 venerdì 19 Agosto 2016

Ambasciatore: “Turchia in Europa entro il 2023”

Anche se la stretta ai presunti oppositori interni seguita al fallito golpe ha raffreddato i rapporti fra la Turchia e l’Unione Europea “Il governo turco vuole entrare nell’Ue entro il 2023”: lo ha dichiarato l’ambasciatore turco per l’Unione europea, Yenel Selim, in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt. “La democrazia turca celebrerà quell’anno i 100 anni della sua esistenza. L’ingresso in Europa sarebbe il coronamento di un percorso per il mio Paese”, ha affermato Selim.
Dopo il golpe, ha ammesso, la Turchia si sarebbe aspettata un appoggio più solido da parte dell’Ue, mentre da noi molto si è speculato sulla reale paternità di colpo di stato apparso funzionale alle mire semiautoritarie del presidente Recep Tayyip Erdogan. “Al momento regna una profonda sfiducia tra l’Ue e la Turchia. Vogliamo delle garanzie che Bruxelles mantenga davvero la sua parola”, dice Selim, “Non vogliamo altri rinvii. La liberalizzazione dei visti deve avvenire quest’anno, il 2017 non è accettabile”.

Breaking news

21/05 · 17:39
Piazza Affari chiude a -0,6%, Saipem sugli scudi (+4%)

Finale negativo a Piazza Affari, con Saipem in controtendenza. A Wall Street focus sulla Fed in attesa delle minute e dei conti di Nvidia

21/05 · 16:29
Wall Street, apertura cauta: S&P -0,15%

Apertura poco mossa dei mercati a Wall Street in attesa della trimestrale di Nvidia e dei verbali della Federal Reserve.

21/05 · 15:30
Nintendo acquisisce lo sviluppatore di videogiochi Shiver Entertainment

Il colosso giapponese dei videogiochi Nintendo ha annunciato l’acquisto dello sviluppatore americano Shiver Entertainment da Embracer Group, con impatto minimo sui risultati finanziari dell’anno fiscale in corso.

21/05 · 15:29
Petrolio, prezzi in calo: Brent a -1,42%, WTI scende dell’1,59%

I futures sugli indici petroliferi registrano un calo a causa delle previsioni di tassi di interesse più elevati negli Stati Uniti per un periodo prolungato, influenzati dall’inflazione persistente. Il Brent e il WTI hanno visto una diminuzione, mentre la Federal Reserve attende segnali più chiari di un rallentamento dell’inflazione prima di considerare riduzioni dei tassi.

Leggi tutti