Economia

Mercati: azionario positivo, stavolta la Cina fa da assist

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La Cina condiziona i mercati azionari anche nella sessione odierna. Stavolta l’impatto è positivo. Reso noto l’indice dei prezzi al consumo, termometro dell’inflazione, che sale per la prima volta dal 2012.

Così, intervistato da Bloomberg, parla Danny Wong Teck Meng, amministratore delegato presso Areca Capital, in Kuala Lumpur:

“Quando l’economia della Cina migliorerà, sosterrà la ripresa della crescita in altri mercati asiatici, soprattutto del sud est asiatico. Il petrolio che oscilla a questi livelli può stimolare la crescita globale, sempre che i prezzi siano stabili e non eccessivamente volatili”.

Acquisti sull’azionario dei mercati emergenti che, in generale, riducono le perdite su base settimanale.

L’indice di riferimento MSCI Emerging Markets Index sale dopo tre sessioni di ribassi, complice il dato arrivato dal fronte macroeconomico della Cina.

Boom di acquisti sulla borsa thailandese, con l’indice SET che archivia la sessione con un rialzo +4,1%, il più forte dal 2013, all’indomani della notizia della morte del re.

Gli operatori scommettono su una transizione semplice del potere. Acquistianche sulla valuta thailandese, il bath.

L’indice Nikkei della borsa di Tokyo termina le contrattazioni in rialzo dello 0,49%, Hong Kong +0,59%. Sidney -0,03%, Seoul +0,49%.

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