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Inps non ha soldi per le pensioni ma bonus mamma va anche a chi non ha permesso di soggiorno permanente

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L’Inps non ha soldi per le pensioni, così opera attraverso due vie: innalzamento dell’età pensionabile e, simultaneamente, taglio delle pensioni. Non si toccano invece pensioni d’oro o vitalizi.

Il bonus bebè è stato dimezzato. Ed i farmaci hanno subìto un notevole incremento di prezzo, specie per i centri abitati più piccoli e, quindi, molto probabilmente più biognosi di welfare.

Di contro, però, ora verranno erogati i bonus mamma anche agli stranieri che non sono in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. Il premio una tantum da 800 euro, sarà infatti rilasciato alle donne che siano almeno al settimo mese di gravidanza nel corso del 2017.

Questo perchè l’istituto INPS ha preso atto di quanto disposto dal Tribunale di Milano: tre giorni fa, in questa sede, è stato accolto il ricorso presentato da alcune associazioni (APN, ASGI e Fondazione Giulio Piccini) contro le circolari dello stesso Istituto, che limitavano il bonus alle donne titolari “della carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente di cui agli articoli 10 e 17, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30”.

Sul sito dell’Istituto guidato da Tito Boeri si legge che “Il Tribunale ha ordinato all’INPS di estendere il beneficio in questione a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 1, comma 353, legge 11 dicembre 2016, n. 232”.

La questione legata all’allocazione delle risorse si fa sempre più problematica, accentuando la situazione di iniquità nel rapporto diritti-doveri percepita dai contribuenti.