Economia

Fmi: guerra dazi minaccia di distruggere economia

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L’economia mondiale potrebbe essere distrutta dalla guerra commerciale innescata dai dazi decisi dal presidente Usa Donald Trump e dalle rappresaglie della Cina. L’avvertimento arriva dal Fondo monetario internazionale nell’ultimo World Economic Outlook e suona minaccioso per la ripresa della crescita globale. Maurice Obstfeld, consigliere economico presso il FMI, ha dichiarato:

“I primi colpi di una potenziale guerra commerciale sono stati ora sparati. Il sistema commerciale multilaterale, con le sue regole, che si è evoluto a partire dalla Seconda guerra mondiale e che ha alimentato una crescita senza precedenti nel mondo, ha bisogno di rafforzarsi, ma rischia ora di essere distrutto”.

Dopo mesi di avvertimenti su una potenziale guerra commerciale, il 3 aprile 2018 il presidente Trump ha preso provvedimenti, imponendo il 25% di dazi su circa 1.300 merci cinesi, per 50 miliardi di dollari del 2018. La risposta della Cina è seguita meno di 24 ore dopo: dazi per un ammontare fino a $ 50 miliardi su 106 prodotti Usa.

Allarme FMI sul debito pubblico: nuovo record

L’allarme dall’Fmi conferma le analisi dell’Istituto tedesco per la macroeconomia e la ricerca economica (IMK), secondo cui la guerra commerciale ha di molto aumentato la probabilità di una recessione in Germania. L’IMK prevedeva che le probabilità di una recessione imminente nella più grande economia europea sarebbero del 32,4%, rispetto alla stima del 6,8% di marzo.

C’è anche chi è più ottimista sull’impatto del protezionismo Usa sull’economia globale. Per esempio, secondo Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management, l’impatto dei dazi è solo di “second’ordine” e non minaccerà la crescita dell’economia.

L’FMI ha poi lanciato anche un nuovo allarme sul debito pubblico mondiale, salito su nuovi massimi. Si parla di $164 mila miliardi di debito, pari al 225% del Pil globale. Quello degli Stati Uniti, in particolare “salta all’occhio”.