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FCA, Ford gela Marchionne. Titolo paga maxi richiamo

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ROMA (WSI) – Dopo un calo che all’inizio delle contrattazioni è stato del 3% circa, sulla scia della notizia diffusa nel fine settimana, relativa al maxi richiamo di 1,1 milioni di veicoli da tutto il mondo, il titolo FCA recupera terreno.

Nella giornata di oggi, FCA ha dovuto incassare un altro duro colpo. Il no di Ford a qualsiasi ipotesi di fusione o alleanza. La conferma è arrivata direttamente dall’amministratore delegato del colosso dell’auto Usa, Mark Fields, che ha reso noto di non avere alcun tipo di interesse a siglare alleanze, e tanto meno accordi di fusione.

Un altro no, dunque, dopo quello di General Motors. Ennesima delusione per il numero uno di FCA, Sergio Marchionne, che la scorsa settimana aveva ammesso che gli unici candidati a un’eventuale fusione rimasti erano Ford, Toyota Motor e Volkswagen.

Fields ha reiterato quanto era stato diffuso con una nota da Ford, la scorsa settimana, affermando che:

“Possiamo dire che non abbiamo nessun altro interesse a parte quello di rendere operativo il nostro piano, garantire l’eccellenza dei nostri prodotti e stimolare l’innovazione in ogni settore del nostro business. Questo è il nostro unico obiettivo”.

 

Riguardo al maxi richiamo, la notizia è stata diffusa nel fine settimana, quando FCA ha reso noto che la decisione è stata presa, in quanto il cambio può confondere i guidatori, nel senso che questi potrebbero scendere dall’auto senza mettere il cambio in modalitĂ  “park”. Tale problema si sarebbe giĂ  tradotto nel ferimento di 41 persone.

Colpiti dai richiami sono i modelli Dodge Charger prodotti tra il 2012 e il 2014; il Jeep Grand Cherokee del 2014-2015 e le Chrysler 300.

Si tratta soprattutto di veicoli venduti in Messico, Stati Uniti, Canada.

Oggi una nota positiva è arrivata comunque dai commenti di Mike Manley, responsabile del marchio Jeep e chief operating officer per l’area Asia-Pacifico del gruppo Fca che, in un incontro con i giornalisti al Salone dell’Auto di Pechino, ha detto che quest’anno le vendite di Jeep in Cina sono attese “in sensibile crescita”.