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Domanda di petrolio raggiungerà il picco entro il 2030

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La domanda di petrolio potrebbe raggiungere i livelli massimi entro 13 anni, per via della continua crescita nella diffusione delle auto elettriche e di motori sempre più efficienti sotto il profilo energetico. E’ quanto prevede la Wood Mackenzie in un report nel quale viene previsto il picco della domanda di oro nero entro il 2030. Attualmente, dei 96 milioni di barili consumati ogni giorno, 60 sono destinati al trasporto. “Stiamo diventando sempre più efficienti nell’uso dell’energia”, ha dichiarato l’analista di Wood Mackenzie, Alan Gelder, “le economie crescono in modo meno dipendente dal petrolio e la sua importanza dovrebbe declinare nel tempo”.

 

L’impatto sulle compagnie petrolifere potrebbe essere grave, se si considera che già adesso gli utili sono ben più modesti rispetto a una decina di anni fa: alcune fra le maggiori compagnie petrolifere (Exxon, Shell, BP, Total, Chevron, Petrobas e Statoil) avevano registrato complessivamente profitti a 99,2 miliardi di dollari nel 2004, mentre nel 2016 la cifra è scesa a 10,5 miliardi.

 

In prospettiva, il grosso dei cambiamenti avverrà quando le auto elettriche diventeranno mainstream: “Dopo il 2025 le vendite di auto elettriche decolleranno. Più in là si va nel futuro, più saranno le auto elettriche”, ha aggiunto Gelder aggiungendo che entro il 2030 le vetture ibride plug-in avranno una quota globale di mercato del 10%. Alcuni Paesi come Francia e Regno Unito hanno già previsto per il 2040 l’addio alla vendita di nuove auto a benzina e diesel; questo genere di provvedimenti dovrebbe accelerare il passaggio alle auto elettriche.

 

Un aspetto messo in evidenza dal report riguarda anche le entrate fiscali legate alle tasse sui carburanti: la riduzione nelle vendite di auto dotate dei motori tradizionali rappresenta una sfida per le casse pubbliche, visto che ogni anno il Regno Unito incassa dalla vendita di benzina e gasolio 28 miliardi di sterline. In Italia, l’Iva e le accise sulla benzina hanno portato nelle casse dello stato 38,7 miliardi di euro nel 2016.