Economia

Borsa Milano: Ftse Mib indice migliore in Europa dopo -10% in 2016

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Per la borsa italiana, il 2017 si apre all’insegna dell’incertezza e di dossier che rimarranno sotto i riflettori degli investitori globali per buona parte dell’anno. In primo piano la vicenda Mps, prossima a essere salvata dallo Stato con un piano di ricapitalizzazione precauzionale che potrebbe portare il Tesoro a detenere una quota di partecipazione nella banca senese fino al 62%.

Ma ci sono diversi ostacoli alla nazionalizzazione di MPS: non ultime le richieste della stessa Bce, che ritiene che il fabbisogno della banca sia di un capitale superiore rispetto a quello inizialmente chiesto: non più di 5 miliardi, ma di 8,8 miliardi di euro.

Guardando invece a Piazza Affari, il 2017 inizia dopo un 2016 che si è concluso, per il Ftse Mib in modo decisamente negativo. L’indice di riferimento della borsa italiana ha chiuso lo scorso anno con una perdita -10,2%, a fronte del calo -9,9% del Ftse Italia All Share del 9,9% e del Ftse Mib del -10,2%.

La capitalizzazione complessiva delle società quotate si attesta a 524,9 miliardi di euro, pari al 31,8% del Pil, a fronte dei 567,6 miliardi di fine 2015 (34,8% del pil) nonostante la raccolta di 6,1 miliardi da parte di società già quotate o di nuova ammissione.

A zavorrare l’indice Ftse Mib è stato nel 2016 soprattutto il trend del sottoindice Ftse Banche Italiane, che ha concluso l’anno con un calo -39%. In particolare, guardando alla singola performance dei titoli bancari, UniCredit ha assistito a una flessione della propria capitalizzazione di 14,8 miliardi (con le quotazioni calate -46,8%), Intesa SanPaolo ha perso 11 miliardi (-21,4%), Banco Popolare 4,95 miliardi (-75,7%), Ubi Banca 3,4 miliardi (-57,8%), il titolo Mps ha visto andare in fumo ben 3,2 miliardi (-87,8%), Bpm 2,46 miliardi (-60,8%), Fineco 1,39 miliardi (-30%), mentre Mediobanca (-12%) e Bper (-27,6) hanno perso circa 930 milioni a testa.

Ma oggi la prima seduta del 2017 per Piazza Affari è stata più che positiva. L’indice Ftse Mib ha riportato infatti il trend migliore in Europa. Bassi i volumi di scambio, in una sessione in cui sono rimaste chiuse le borse di Tokyo, Zurigo, Londra, e anche Wall Street.

In generale l’azionario europeo è balzato al record in oltre un anno, beneficiando della pubblicazione del sondaggio di Markit relativo all’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona, salito a dicembre al record dall’aprile del 2011. Il dato si è attestato dai 53,7 punti di novembre alla lettura finale di 54,9 punti. Sia l’Euro Stoxx 50 che l’indice Stoxx 600 sono saliti +0,5% circa dopo la comunicazione dell’indice, balzando al record dal dicembre del 2015.

L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha testato inoltre il livello più alto dal 15 gennaio del 2016. Titolo protagonista soprattutto quello di Banco BPM,nato dalla fusione tra BP e BPM, che ha segnato un balzato +6% circa nel suo primo giorno di contrattazioni sul listino milanese.

Bene anche il Dax di Francoforte, al massimo in quasi 17 mesi, mentre il Cac della borsa di Parigi ha testato il record in 13 mesi. Giù il cambio euro dollaro, sceso sotto la soglia di $1,05. Tra gli altri asset, il Bitcoin ha superato la soglia dei $1.000 per la prima volta dalla fine del 2013.

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