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WSJ: Buffonate premier possono danneggiare Eurozona

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Roma – L’accordo di Arcore, ad eccezione delle misure relative alle pensioni che saranno stralciate, resta valido in tutti i suoi punti, compresa l’abolizione del contributo di solidarietà. Così Silvio Berlusconi, secondo autorevoli fonti del Pdl, ha commentato con diversi interlocutori gli ultimi sviluppi sulla manovra.

Il capo del governo, apprende l’ANSA, ha anche rassicurato tutti sul fatto che le coperture per le modifiche decise nel vertice di maggioranza ci sono e che al limite, ma come extrema ratio, è sempre possibile ricorrere alla “scorta” di un possibile aumento dell’Iva.

WSJ, BUFFONATE BERLUSCONI POSSONO DANNEGGIARE EUROZONA – “In passato le buffonate di Silvio Berlusconi hanno danneggiato l’Italia. Oggi potrebbero danneggiare l’intera zona euro”. E’ l’impietosa analisi pubblicata dal Wall Street Journal sul suo sito, in cui si sottolinea come “l’Europa potrebbe finire per pagare un prezzo elevato per il teatrino della politica italiana”.

“Le ripetute modifiche del primo ministro italiano alla manovra da 45,5 miliardi di euro – si legge – sono state necessarie per tamponare il rischio di un buco di bilancio, oltre a mettere in luce le perenni debolezze dell’Italia: la politica e la crescita”. Per questo secondo il quotidiano di Wall Street “Roma dovrebbe prendersi una vacanza dalla politica”. “L’Italia – si spiega – è sfuggita alla tempesta sui debiti sovrani del 2010 perché a differenza di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna non ha speso troppo durante la crisi, e perché il suo sistema bancario è solido e il debito delle famiglie è basso”.

Ora, spiega il Wall Street Journal, “la piena attuazione del pacchetto di austerity è cruciale per raggiungere gli obiettivi di bilancio fissati e mantenere la fiducia dei mercati. Ulteriori ricadute potrebbero causare ad un downgrade del rating dell’Italia, danneggiando la fiducia. E potrebbero anche compromettere gli acquisti di titoli pubblici da parte della Bce”.

Acquisti – si legge ancora – “che quasi da soli stanno risollevando il mercato italiano dei bond”. Per questo – chiude il Wall Street Journal – “un nuovo round della crisi danneggerebbe ancora di più l’Italia. E l’Europa potrebbe finire per pagare un prezzo elevato per il teatrino della politica italiana”.

Il presidente del Consiglio, secondo quanto riferito, ha ribadito a diversi interlocutori che il ministero dell’Economia sta reperendo le risorse necessarie a coprire tutti i punti dell’intesa di Arcore. Nel ribadire che la coalizione è salda, il capo del Governo ha inoltre smentito qualsiasi ipotesi di nuovi dissidi fra lui e Giulio Tremonti o con altri ministri. E’ vero, la misura sulle pensioni era sbagliata ma da un punto di vista del gettito non avrebbe dato, soprattutto nel breve periodo, grandi risorse, ha argomentato il Cavaliere.

Ad ogni modo, ha ancora sottolineato Berlusconi nelle sue conversazioni con ministri e dirigenti di partito, anche qualora le risorse necessarie a finanziare le modifiche alla manovra non risultassero sufficienti vi sarebbe sempre “la scorta” dell’aumento dell’Iva di 1-1,5 punti percentuali.

Ma il capo del Governo non è intenzionato a rientrare a Roma a causa di quelle che ha definito piccole modifiche necessarie all’accordo di Arcore dopo che l’intervento sulle pensioni, relativo a chi ha fatto il servizio militare e a quelli che hanno riscattato la laurea, si è rivelato non realizzabile: non serve un nuovo vertice di maggioranza, se quella misura era sbagliata, i fondi necessari si troveranno da altre parti, ha sostenuto Berlusconi.

Chi ha parlato con Berlusconi lo descrive particolarmente sorpreso, se non infastidito, dalle molte dichiarazioni alzatesi dalla maggioranza sulla manovra: non è il momento di fare dichiarazioni, serve moderazione e senso di responsabilità, ha argomentato. Il capo del Governo ha infine sottolineato che gli altri punti dell’accordo di Arcore restano validi, a cominciare dall’abolizione del contributo di solidarietà.