Società

WSI e’ contro la “Legge bavaglio” e anche contro lo sciopero

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Luca Ciarrocca e’ il direttore e fondatore di Wall Street Italia.

(WSI) – Oggi e’ la «Giornata del silenzio» indetta dalla Federazione nazionale della stampa italiana. Scopo: “denunciare i rischi per la libertà d’informazione contenuti nel Disegno di legge sulle intercettazioni all’esame del Parlamento” noto come “Legge Bavaglio”. Wall Street Italia ritiene che autoridursi al silenzio sia il modo piu’ sbagliato e masochistico per comunicare alla gente quanto illiberale e anti-democratica sia la proposta sulle intercettazioni “powered by” il Governo Berlusconi. Un conto e’ il diritto alla riservatezza, un altro l’occultamento di notizie, impedendo anche per anni di conoscere i casi giudiziari.

Per quanto la “Legge Bavaglio” sia orrenda e degna di paesi a zero democrazia come Cuba, Corea del Nord o Burma (se funzionasse alcuni di noi si farebbero comunque arrestare pur di continuare a pubblicare tutto) e’ ridicolo che i giornalisti utilizzino uno strumento inutile e datato come lo sciopero per chiamarsi fuori. Mentre il mondo va avanti veloce sul digitale e sul web. E mentre la politica non perde un secondo nella sua indegna spartizione di affari per lor signori, che se fregano del paese. Per un giorno, poi, cosa mai cambiera’?

Altro che “Giornata del Silenzio”: i “Giorni del Chiasso”, ci vorrebbero. Rumore e rintuzzamenti continui e documentati contro un potere sempre piu’ impunito e corrotto, politici senza visione ma ben arroccati sulla difesa di interessi particolari ignobili. E con un’opposizione fantasma, patetica, vecchia, certamente connivente con l’altra sponda. Di chiasso e proteste contro la melassa TV, avremmo bisogno. E piu’ inchieste, piu’ articoli, denunce, notizie, analisi. Perche’ i media dovrebbero essere contro-potere, il “cane da guardia” dei potenti, dalla parte della gente. NO alla “Legge Bavaglio” e NO allo sciopero. Noi di WSI, da New York, nel nostro piccolo lavoriamo come al solito.