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WASHINGTON POST: AOL HA GONFIATO LE VENDITE

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In calo nelle contrattazioni di preborsa il titolo del colosso media e Internet AOL Time Warner (AOL – Nyse) dopo che il quotidiano Washington Post , citando centinaia di pagine di documenti riservati di America Online, integrate da interviste di manager, ex manager AOL e partner di affari, ha dichiarato in un articolo che America Online avrebbe “gonfiato il fatturato attraverso una serie di intese non convenzionali dal 2000 al 2002, realizzate sia prima che dopo la fusione” (con Time Warner).

Il giornale ha pubblicato un grafico che mostra operazioni per $270,1 milioni in intese non convenzionali.

Ecco alcune delle pesanti accuse del Washinghton Post:

– AOL avrebbe trasformato contenziosi legali in accordi pubblicitari.

— AOL avrebbe spostato entrate da una divisione all’altra per alzare la consistenza del business online

— AOL avrebbe venduto inserzioni per conto del gigante delle aste online eBay Inc considerandole come entrate proprie.

– AOL avrebbe barattato pubblicità in cambio di infrastrutture per computer in un accordo con Sun Microsystems.

In risposta all’indagine del Post, AOL ha dichiararato che “la contabilita’ per tutte quelle transazioni che il Washington Post ha messo in discussione era appropriata e in linea con i principi contabili comunemente accettati (GAAP)”.

AOL ha inoltre dichiarato che “le transazioni citate dal Post rappresentano meno del 2% del fatturato di AOL di quel periodo”.

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