Partenza intorno alla parita’ per Wall Street, che non sa prendere spunti dalla prima lettura del Pil del terzo trimestre, cresciuto del 2% come da attese. A sostenere il risultato sono state le spese personali, ai massimi di fine 2006.
In calendario macro prevede anche l’indice Pmi Chicago di ottobre (alle 15:45) e l’indice dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori di ottobre (dato definitivo, alle 15:55).
Gli indicatori in generale dovrebbero far emergere un quadro in cui l’economia Usa cresce ma non a un ritmo tale da permettere il ritorno alla creazione di posti di lavoro. Motivo per cui e’ ormai scontata la mossa della Fed di allentamento monetario, attesa per il 3 novembre. La delusione del mercato comunque resta: molti si aspettavano un piano da $500-$1000 miliardi ma sembra che alla fine l’importo si limitera’ a $200-300 miliardi.
Dall’Europa per altro arriva la conferma che la situazione del mercato del lavoro resta difficile: Nell’Eurozona disoccupazione ai massimi di 12 anni al 10.1% a settembre. L’inflazione e’ invece cresciuta all’1.9% a ottobre.
Tra le storie societarie, si segnalano le seguenti:
– Estee Lauder (EL) ha registrato nel primo trimestre fiscale profitti in rialzo del 36% a $191.1 milioni. Vendite in rialzo del 14% a $2.09 miliardi. Alzato l’outlook.
– Merck (MRK) ha messo a segno un calo del 90% degli utili nel terzo trimestre a $341.6 milioni, pari a $0.11 per azione. Senza spese legali, costi di ristrutturazione e altre voci Merck vede l’Eps a $0.85.
– Chevron ha risentito della moratoria sulle trivellazioni petrolifere: gli utili per azione sono stati pari nel terzo trim estre fiscale a $1.87 contro $1.72 dello stesso periodo dell’anno prima. Per quanto in rialzo, il dato ha deluso le attese del mercato che erano per un Eps di $2.15.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre sono in calo dello 0.50% a quota $81.77 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un +0.26% a $1346 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0.28% a quota $1.3892. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ pari al 2.6270% dal 2.6610% di ieri.