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WALL STREET VOLATILE, SI BLOCCA IL RALLY

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Seduta contraddistinta da un’elevata volatilita’ a New York. Gli indici non sono riusciti a continuare il forte rally della seduta precedente (il migliore di 5 anni), pressati da alcune preoccupazioni sull’efficacia della manovra straordinaria annunciata dalla Fed e dalla nuova impennata dei prezzi energetici. Alcune (scontate) prese di profitto hanno infine contribuito al calo giornaliero dei listini. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.38% a 12110, l’S&P500 lo 0.90% a 1308, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.53% a 2243.

Gli analisti restano divisi sulla futura direzione dei listini: per alcuni e’ giunta l’ora di un rimbalzo degli indici, supportato dall’affievolimento delle tensioni sul mercato del credito proprio sulla scia delle decisioni della Banca Centrale; altri restano scettici su una risoluzione nel breve periodo della crisi e giudicano insufficiente anche l’ultima, importante mossa di Bernanke, intesa invece come un campanello d’allarme su ulteriori svalutazioni delle banche d’affari e delle societa’ di mutui.

Negativo il parere di Peter Dixon, economista di Commerzbank, che afferma “non ci sono abbastanza notizie positive per sostenere un significativo rimbalzo degli indici; nei prossimi giorni potrebbero emergere nuovi segnali negativi dal comparto finanziario”. “C’e’ ancora grande incertezza: i numerosi tentativi della Fed sull’incremento di liquidita’ nel sistema bancario sono preoccupanti” ha aggiunto John O’Donoghue, capo della divisione equities di Cowen & Co.

A pressare i listini e’ stato anche il balzo dei prezzi energetici, con il petrolio arrivato a segnare un nuovo record oltre i $110 al barile. Dopo aver ritracciato sulla scia dei dati sulle scorte settimanali, nettamente superiori alle attese, i futures con consegna aprile hanno ripreso a salire chiudendo la seduta in progresso di $1.17 a $109.92.

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A livello societario, il gruppo dei titoli che hanno rivestito la leadership nella sessione precedente ha ceduto parte dei guadagni. Lo spider finanziario (XLF) ha chiuso in calo dell’1.35%; vendite anche sulle due societa’ semigovernative di mutui ipotecari Fannie Mae (FNM) e Freddie Mac (FRE) dopo essere schizzate piu’ del 10% nella seduta di martedi’. Il CEO di quest’ultima ha lanciato un nuovo allarme sul comparto immobiliare affermando che si tratta “della peggiore situazione degli ultimi 100 anni”. A soffrire e’ stato anche il gruppo delle societa’ assicurative: dopo il warning di WellPoint (WLP), in mattinata e’ arrivato anche l’alert della rivale Humana (HUM).

Sugli altri comparti, nel settore hi-tech, luci puntate sulla societa’ sviluppatrice di videogames Take Two (TTWO), recentemente finita nel mirino del colosso Electronic Arts (ERTS), grazie al migliormaneto dell’outlook sui risultati trimestrali. Il gigante delle macchine da costruzione Caterpillar (CAT) ha confermato le stime sugli utili relativi all’intero anno fiscale 2008, risultando cosi’ il miglior componente dell’indice industriale.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro varca la soglia di 1.55, ad un nuovo record sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5563. In rialzo l’oro. I futures con consegna aprile sul metallo prezioso hanno chiuso in progresso di $4.70 a $980.70 all’oncia. In buon progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4830% dal 3.5960% di martedi’.

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