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WALL STREET VA GIU’, RUMOR SULLA CRISI DI LIQUIDITA’

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Dopo essersi mossi sulla linea di parita’ fin dall’avvio, i listini hanno accelerato al ribasso in parallelo alla circolazione di alcuni rumors negativi sul comparto finanziario. Il Dow Jones cede lo 0.57% a 11826, l’S&P500 cede lo 0.87% a 1282, il Nasdaq arretra -0.94% a 2191 (minimo intraday 2186, peggior livello degli ultmi 18 mesi). I listini sono in calo per la terza sessione consecutiva, l’S&P500 e’ scivolato ad un nuovo minimo di 19 mesi. McDonald’s e’ il miglior titolo del Dow Jones, le famiglie mangiano sempre piu’ fast food a buon mercato, per la recessione.

In particolare sono pesanti i finanziari, colpiti dai rumor di problemi di liquidità per una delle società quotate. Per quanto riguarda McDonald’s, la principale catena al mondo di fast food ha comunicato che nei ristoranti aperti da almeno 13 mesi le vendite sono salite oltre le attese degli analisti, spingendo il titolo, parte del Dow Jones, a +3%. Conglomerati industriali tra cui United Technologies e 3M, considerate cartine al tornasole dell’economia, sono penalizzati dalla serie negativa di dati macro, tra cui il calo nell’occupazione comunicato venerdì scorso.

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A tentare di porre un freno ai ribassi sono però le voci di un taglio dei tassi da parte della Fed. Gli analisti di Goldman Sachs hanno scritto in una nota diffusa in mattinata che non e’ da escludere un intervento della Fed a mercati aperti: stimati tassi al 2% entro la fine del prossimo mese. Da segnalare il ribasso di oltre il 9% per Countrywide Financial sulla notizia pubblicata dal New York Times secondo cui l’Fbi avrebbe iniziato un’indagine sull’istituto finanziario. Gli operatori di conseguenza continuano a prestare grande attenzione al comparto finanziario e agli effetti della crisi del credito. Il gruppo delle grosse banche d’investimento (Lehman, Goldman Sachs, Merrill Lynch e Morgan Stanley) sta risentendo dei commenti negativi espressi da Citigroup.

Quella appena iniziata sara’ una settimana non particolarmente ricca di aggiornamenti economici; l’unico dato macro presente in calendario ha mostrato un rialzo delle scorte di magazzino pari allo 0.8%, superiore alle attese degli analisti che erano per un progresso dello 0.5%.

Dopo il crollo dell’occupazione annunciato venerdi’ scorso, che ha di fatto confermato l’ingresso dell’economia Usa in recessione, “non sembrano esserci gli elementi per assistere ad un rally dei listini nei prossimi giorni” ha affermato David Jones, capo analista di IG Index. E’ possibile dunque continuare ad assistere a movimenti laterali ad alta volatilita’ dei mercati.

Il gruppo di private equity Blackstone (BX) ha riportato una perdita trimestrale di $170 milioni nel quarto trimestre, il colosso fast food McDonald’s ha comunicato vendite comparate nel mese di febbraio che hanno battuto le attese degli analisti. Il gigante dei chip per la telefonia Texas Instruments (TXN) rilascera’ un aggiornamento infratrimestrale subito dopo la chisuura delle borse. Con la fiducia dei consumatori scivolata ai minimi di 16 anni, sarebbe interessante vedere numeri migliori delle attese da parte di queste societa’, purtroppo sono pochi quelli che si attendono una sorpresa al rialzo dato il rallentamento economico che sta interessando molti settori.

Nel comparto tecnologico, alcune pressioni stanno colpendo il colosso Internet Google (GOOG), gia’ in forte perdita negli ultimi mesi: il settimanale finanziario Barron’s ha scritto che il titolo potrebbe deprezzarsi di un ulteriore 20% dagli attuali livelli. L’azione arretra -2.70% al giro di boa.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Education Services +3.1%, Health Care Facilities +2.3%, Office Electronics +1.9%, Healthcare Services +1.8%, e Restaurants +1.8%. Tra i piu’ forti ribassi: Thrifts & Mortgages -8.6%, Construction & Engineering -4.3%, Consumer Finance -3.8%, Diversified Metals & Mining -3.8%, e Fertilizer & Agricultural Chemicals -3.8%

Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 464 milioni di pezzi al NYSE e 782 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 739 a 2290 al Nyse e 773 a 2073 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 3 a 148 al NYSE e 0 a 174 al Nasdaq.

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