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WALL STREET: UTILI CISCO SPINGONO GIU’ I FUTURES

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A circa mezz’ora dall’apertura delle borse a New York i futures sugli indici acentuano leggermente la flessione rispetto alla rilevazione precedente, trainati al ribasso dalla cattiva performance trimestrale di Cisco Systems (CSCO – Nasdaq).

Il mercato comincia ‘digerire’ il dato sulla produttivita’, che continua a calare nonostante i costi per unita’ lavorativa siano in aumento.

L’attenzione degli investitori resta puntata sul fronte degli utili aziendali, con particolare attenzione al settore tecnologico, dopo che nella serata di martedi’ Cisco Systems ha annunciato un utile trimestrale inferiore di un centesimo alle previsioni degli analisti di Wall Street.

Il ‘sentiment’ negativo che arriva dal comparto high tech incide in prevalenza sul contratto sull’indice Nasdaq Composite, che lascia sul campo il 2,37%. Ma vannno male anche i futures su S&P e Dow Jones.

A rafforzare il pessimismo di Wall Street sui tecnologici anche le previsioni sulla crescita del settore dei personal computer. Martedi’ la banca d’affari Merrill Lynch ha pubblicato un report in cui ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita del comparto a livello mondiale.

Alle 14:35 (le 8:35 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 6,20 punti (-0,46%).

Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in calo di 59 punti (-2,37%).

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 25 punti (-0,23%).

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $1044,1 e rendimenti al 5,16%.

Il pessimismo del mercato verso i titoli del settore high tech, traspare anche dalle contrattazioni di questa mattina nel preborsa. In forte calo i principali titoli legati al ‘business’ delle infrastrutture per le tlc, come Juniper Networks (JNPR – Nasdaq) o Sycamore Networks (SCMR – Nsdaq), trainati sul fondo dalla prestazione trimestrale di Cisco, il leader del settore.

Dal fronte degli utili aziendali, arrivano cattive notize anche da Daimler-Chrysler (DCX – Nyse), il gigante tedesco-americano, che nei giorni scorsi ha annunciato un pesante piano di ristrutturazione. Questa mattina la societa’ ha reso noto di aver chiuso il quarto trimestre con una perdita di $267 miliardi, causata principalmente dalla divisione USA, che nella seconda meta’ del 2000 ha registrato un rosso per circa $1,75 miliardi.