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WALL STREET SUPERA SOGLIE TECNICHE CRUCIALI

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E’ ancora il petrolio a segnare la giornata di Wall Street. La discesa dell’oro nero a quota 41,12 dollari al barile – ossia l’1,4% in meno rispetto a lunedi’ – ha spinto il mercato azionario statunitense ad una seduta estremamente positiva: il Dow Jones è avanzato di ben 159 punti (+1,60%) a 10.117,62 punti, registrando la migliore prestazione dallo scorso 25 marzo; mentre il Nasdaq è salito del 2,17% a 1.964,65 punti, il miglior risultato dallo scorso 2 aprile.

Cio’ ha fatto circolare sul floor del Nyse rumors (vedi in INSIDER) dei trader secondo cui il ciclo di calo che ormai data otto settimane potrebbe aver perso, come si dice in gergo, momentum.

In ribasso anche i tassi, con il prezzo del Treasury note a 10 anni in rialzo di 1/32esimi e il rendimento in calo al 4,72%.

Per la prima volta in circa tre settimane sia il Dow Jones che il Nasdaq Composite sono stati i grado di chiudere al di sopra di rispettive soglie tecniche importanti, e cioe’ le medie mobili a 200 giorni, fissate a 10.050 e 1952.

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Il volume e’ stato moderato, secondo le medie storiche, ma gli scambi sono stati piu’ intensi rispetto alle ultime tre sessioni precedenti, in cui il volume era stato deprimente. Oltre 1,5 miliardi di titoli sono passati di mano al New York Stock Exchange, con le azioni in rialzo che hanno battuto quelle in ribasso di 4 a 1. Sul Nasdaq 1,8 miliardi di titoli scambiati, con quelli in rialzo che hanno superato quelli in calo per 7 a 3.

Rinfrancata anche dai due dati macroeconomici annunciati nel corso della seduta (fiducia dei consumatori e vendite di case: vedi rispettive news WSI) apparsi lusinghieri, Wall Street ha allontanato le preoccupazioni per una stretta monetaria da parte della Federal Reserve considerata ormai vicina da parte degli economisti, pronti a scommettere su un rialzo dei tassi di interesse alle prossime riunioni del Federal Open Market Committee (Fomc) a giugno o, al più tardi, ad agosto.

Tra i singoli titoli, pur con la discesa del prezzo del greggio, bene sono andati quelli petroliferi – nella scia di una serie di giornate positive – con ExxonMobil che ha guadagnato il 2,3% e ChevronTexaco l’1,6%; e le azioni tecnologiche, trainate da Cisco (+2,7%), Dell (+2,4%) e Yahoo!, cresciuto del 2,8%.

In rialzo anche le aziende operanti nel settore dei piani sanitari, gratificate dai giudizi rilevanti annunciati da Goldman Sachs nei confronti dell’intero comparto. Fra le diverse società, si segnalano PacifiCare, salita del 2,5%, e Humana (2,5%). Nonostante il clima di generale rialzo, si è mostrato debole il comparto telefonico, con SBC Communications che ha ceduto lo 0,5% nonostante il raggiungimento di un accordo con i sindacati circa il rinnovo contrattuale dopo quattro giorni di sciopero dei dipendenti. Debole, infine, il titolo Genworth Financial, la costola assicurativa di GE, oggi al debutto sul mercato con un mega-Ipo. Il titolo, contro ogni attesa, è rimasto invariato (il che dimostra che la borsa Usa e’ – in generale – tutt’altro che euforica).