Società

WALL STREET SULLA PARITA’ IN AVVIO DI SETTIMANA

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La settimana parte sulla linea di parita’ per gli indici azionari: l’incrementata incertezza sulla stagione degli utili solleva alcuni dubbi sull’estensione del rally che ha portato i listini a nuovi massimi. Il Dow Jones cede lo 0.05% a 12951, l’S&P500 lo 0.04$ a 1483, il Nasdaq arretra dello 0.07% a 2524.

Gli operatori si domandano se la stagione degli utili proseguira’ ad offrire risultati positivi cosi’ come avvenuto fino a questo momento. Tra le societa’ facenti parte dell’indice S&P500 che hanno gia’ diffuso i risultati fiscali, il 67.4% ha battuto le attese degli analisti, in leggero calo rispetto allo scorso anno (70.5%): si tratta comunque di un dato incoraggiante date le deludenti prospettive iniziali dovute al rallentamento della crescita economica.

Con i listini ai nuovi massimi di diversi anni (Dow Jones ai record assoluti vicino al traguardo dei 13 mila punti, Nasdaq al top di sei anni, S&P500 ai massimi dal settembre 2000) non sarebbe sorprendente assistere ad alcune vendite sui mercati sotto forma di prese di beneficio.

Sul fronte societario, ad occupare la scena in giornata potrebbe essere il comparto biotech, principalmente per due motivi: la pubblicazione della trimestrale del colosso Amgen ([[AMGN]]) e l’accordo miliardario tra la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ([[AZN]]) e l’americana Medimmune ([[MEDI]]). Nell’ultimo mese erano circolati numerosi rumors su una possibile acquisizione della societa’: la conferma e’ arrivata in mattinata attraverso la comunicazione di un’operazione valutata circa $15 miliardi; il titolo e’ schizzato del 18% in avvio di contrattazioni.

Tra le societa’ di rilievo che hanno diffuso i risultati in giornata si distinguono in positivo Kimberly-Clark ([[KMB]]) (EPS di $0.02 superiore al consensus) e Arch Coal ([[ACI]]) (EPS di $0.05 migliore delle stime). In tarda serata, dopo la chiusura delle borse, sara’ il colosso dei chip per la telefonia Texas Instruments ([[TXN]]) a riportare i bilanci.

In evidenza anche i contrastati giudizi su alcune blue chip, componenti del Dow Jones. Commenti positivi sono stati espressi sul colosso dei macchinari per le costruzioni Caterpillar ([[CAT]]) e sul gigante informatico IBM ([[IBM]]), negativi invece i pareri di alcuni analisti sulla casa farmaceutica Pfizer ([[PFE]]) e sulla societa’ energetica Exxon Mobil ([[XOM]]) (Visita la sezione Titoli Caldi per i dettagli).

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Con riferimento al comparto energetico, il petrolio prosegue sulla strada dei rialzi. Poco dopo l’apertura i futures con consegna giugno segnano un progresso di 17 centesimi a $64.28 al barile.

Sul valutario, l’euro e’ in lieve ribasso a quota $1.3555. In calo di appena 20 centesimi l’oro a quota $695.60 all’oncia. In leggero calo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.6760%.