Indici contrastati nel pomeriggio, mentre permane un clima di incertezza in attesa delle prossime mosse da parte delle forze militari USA.
L’indice tecnologico, estremamente volatile, e’ ritornato in territorio positivo grazie ai guadagni di Level 3 COmmunications (LVLT – Nasdaq), ma sembra incapace di segnare rialzi decisi.
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In difficolta’ il settore finanziario, tra cui la blue chip Citigroup (C – Nyse), per i timori che la recessione USA portera’ molte societa’ a non poter pagare i prestiti da parte delle banche.
“Sfortunatamente gli istituti di credito non sono a prova di recessione”, ha dichiarato Michael Stead, chief investment officer di SIFE Trust Fund.
Positivo il settore semiconduttori, dove il Philadelphia Semiconductor Index (SOX – PHLX) segna un rialzo del 5%.
A beneficiare del conflitto in Afganistan sono i titoli del settore difesa come Raytheon Co. (RTN – Nyse) e Lockheed Martin Corp. (LMT – Nyse).
“Il mercato non tollera l’incertezza, e il conflitto appena iniziato, gli utili societari in calo e una fragile economia esercitano pressione sui titoli”, ha affermato Robert Dickey, technical strategist presso Dain Rauscher.
Nel frattempo, il presidente Bush ha dichiarato che l’azione militare di domenica “e’ stata eseguita secondo i piani”, avvertendo gli americani che si trattera’ pero’ di una guerra lunga.
“Il mercato deve vedere progressi, ma non ha bisogno di una prova della vittoria. E’ chiaramente prematuro e inappropriato commentare il successo o il fallimento militare dell’azione dell’esercito USA. Dal punto di vista del mercato il punto chiave e’ che le nostre forze stanno cercando di mettere in difficolta’ il nemico”, ha scritto Ed Keon di Prudential Securities in una nota di ricerca.
“Gli attacchi degli Stati Uniti rendono piu’ difficile prevedere quando ci sara’
una ripresa”, ha commentato invece Kevin Cleere di Hibernian Investment Managers.
Tra i settori in rialzo quelli oro, gas naturale, difesa e servizi petrolchimici.
In ribasso i settori finanziario, biotech, retail e i ciclici.
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