Società

WALL STREET SUI MASSIMI DI GIORNATA, GUIDA IL DOW

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Spinta al rialzo dai positivi dati macroeconomici e dall’entusiasmo attorno alla mega fusione tra Hewlett-Packard (HWP – Nyse) e Compaq Computer (CPQ – Nyse), Wall Street si consolida sui massimi della giornata.

Il Dow Jones prova a puntare verso quota 10.200 punti, mentre il Nasdaq Composite segna un incremento dell’1,4%. Buoni anche i guadagni sull’indice S&P 500 che segna ora un +1,8%.

Permane al NYSE il blocco degli ordini automatici di acquisto, una misura atta a prevenire l’eccesso di rialzo.

Verificare aggiornamento indici in TEMPO REALE in prima pagina.

A dare la spinta iniziale alla “Old Economy’ e’ stato il dato relativo all’indice dei manager americani responsabili degli ordini di acquisto per le aziende USA – il cosiddetto NAPM – che in agosto e’ salito a 47,9, al di sopra delle attese di mercato.

Si tratta di un deciso rialzo rispetto a luglio, quando l’indicatore segnava quota 43,6.
VEDI:



USA: INDICE RESPONSABILI ACQUISTI 47,9 IN AGOSTO

“La ripresa dovrebbe iniziare ora e ulteriori tagli ai tassi da parte della Federal Reserve non sono necessari”, ha commentato Ian Shepherdson, capo economista presso High Frequency Economics.

Ma la notizia del giorno e’ senza ombra di dubbio la mega fusione tra i due giganti dell’informatica HP e Compaq.

L’operazione, che crea un colosso con operazioni in 160 Paesi del mondo e un fatturato totale di circa $87,4 miliardi, ha avuto un effetto positivo su tutto il settore dei personal computer, anche se ora sia Compaq che HP si trovano in territorio negativo.

Secondo gli analisti, l’accordo e’ un necessario tentativo per la crescita delle due societa’ nel lungo periodo, dopo che sia Compaq che HP hanno subito forti scossoni dal calo delle vendite che ha colpito il mercato dei PC. Entrambe hanno riportato nell’ultimo trimestre perdite per il settore PC.

“Alla base della decisione c’e’ il calo del mercato e la concorrenza spietata di Dell – dice Rob Enderle, analista presso la societa’ di ricerca high tech Giga Information Group – senza questo deal le due societa’ probabilmente non sarebbero riuscite a far fronte alla forte flessione delle vendite”.
VEDI:



HP-COMPAQ: POSSIBILE UN CALO DEL FATTURATO

Passano per ora in secondo piano i dati della Semiconductor Industry Association (SIA), secondo cui le vendite globali di chip sono calate in luglio del 37,2% sull’anno portandosi a quota $10,86 miliardi.
VEDI:



CHIP: ANCORA IN CALO LE VENDITE NEL MONDO

“La riduzione delle vendite e’ una conseguenza del rallentamento dell’attivita’ economica a livello globale e dell’eccesso di scorte di magazzino accumulate nel settore dell’information technology”, ha commentato George Scalise, presidente della SIA.

Scalise rimane tuttavia della convinzione che il deflusso delle scorte potra’ completarsi in grande parte nel trimestre che inizia a settembre, visto soprattutto l’aumento nel numero di ordini.

Pessimista sui chip e’ invece Terry Ragsdale di Goldman Sachs che descrive il dato sulle vendite globali “disgustosamente orrendo” e descrive un panorama sul quale non e’ possibile fare stime certe.

Commenti negativi anche da parte di Lehman Brothers che ha ridotto le stime sul colosso Intel (INTC – Nasdaq).