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WALL STREET SUBITO IN RALLY CON WELLS FARGO

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Avvio di seduta in netto rialzo per gli indici americani. A spingere i listini e’ l’aggiornamento a sorpresa sulla trimestrale di Wells Fargo e la serie di dati macro incoraggianti che hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni nel mercato del lavoro, una contrazione del deficit della bilancia commerciale ed un rialzo dei prezzi alle importazioni piu’ contenuto del previsto.

Notizie positive sono giunte dalla banca californiana Wells Fargo, che nell’ultimo trimestre, grazie all’acquisizione di Wachovia, riportera’ profitti per $3 miliardi e un rialzo del 17% dei ricavi a $20 mld. L’azione e’ schizzata di oltre il 30% subito dopo l’annuncio.

Sugli scudi dunque i titoli finanziari, che gia’ viaggiavano al rialzo nel preborsa grazie ad un articolo pubblicato dal New York Times secondo cui tutti e 19 gli istituti finanziari sottoposti allo “stress test” (l’esame voluto dall’amministrazione Obama per identificare le societa’ finanziarie che potrebbero avere bisogno di ulteriori aiuti governativi nel caso di un inasprimento della recessione), saranno in grado di superarlo con successo.

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Meno incoraggianti i numeri giunti dal fronte retail, relativi alle vendite comparate di marzo. Wal-Mart ha riportato un incremento del dato pari a +1.4%, non sufficiente pero’ a rispettare le attese degli analisti; JP Penney ha registrato una contrazione dell’indicatore del 7.2% e tagliato le stime sui risultati fiscali del primo trimestre. Nel mese di febbraio il 63% delle societa’ aveva battuto le stime.

Tra le altre societa’, potrebbe risultare particolarmente attivo il titolo del gruppo di Warren Buffett, Berkshire Hathaway, dopo che l’agenzia di rating Moody’s ne ha rivisto al ribasso il giudizio sul credito a causa del calo dei mercati azionari e del lungo periodo di recessione, responsabile della forte riduzione di capitale.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico vola il greggio. I futures con consegna maggio guadagnano $2.68 a $52.06 al barile. Sul valutario, in calo l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3254. In calo anche l’oro a $878.90 l’oncia (-$7.00). Scendono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.9190%.