Società

WALL STREET SUBITO IN DIFFICOLTA’, ONDATA DI SELL

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Pesanti vendite in avvio per gli indici americani che gia’ segnano ribassi superiori al punto percentuale (controlla la performance in tempo reale). Operatori sulla difensiva dopo il balzo del tasso di disoccupazione. Pressioni anche dal comparto energetico, con il petrolio in forte rally, oltre la soglia dei $134 al barile.

Ad innescare le vendite in mattinata e’ stato il rilascio del rapporto occupazionale che ha evidenziato un calo inferiore alle attese del numero di occupati nel mese di maggio, ma anche un balzo del tasso di disoccupazione al 5.5% contro il 5.1% atteso. Prima del rilascio del dato si respirava una certa fiducia tra gli operatori, rianimati dai dati incoraggianti emersi negli ultimi due giorni sulle richieste di sussidio e sull’ADP Employment Report.

Il fatto ha confermato la difficile situazione dell’economia a stelle e strisce, ancora indebolita dalla crisi del credito e pressata dal caro-greggio. In mattinata il petrolio si e’ riportato sopra la soglia dei $134 al barile, e cio’ non puo’ che sollevare preoccupazioni sulle spesa delle famiglie americane. Al momento i futures con consegna luglio segnano un progresso di $6.49 a $134.28.

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Sul fronte societario, riflettori ancora puntati sul comparto finanziario e su Lehman Brothers (LEH) in particolare. Alcuni rumors riportano che la banca d’affari possa riportare la trimestrale con una settimana d’anticipo rispetto al previsto per calmierare i timori sullo stato della societa’.

La banca italiana UniCredit ha affermato che ci vorra’ ancoa del tempo per assistere ad una stabilizzazione dell’industria finanziaria, la tedesca LandesBank ha citato inflazione, fragilita’ del mercato del credito e sentiment negativo come cause di un’ulteriore volatilita’ dei mercati. In settimana sia il presidnete della Fed, Bernanke, che il capo della BCE, Trichet, hanno espresso preoccupazioni sull’attuale livello dei prezzi.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in recupero sul dollaro a quota 1.5676. Avanza l’oro a $897.80 l’oncia (+$22.30). In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.9920%.

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