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WALL STREET: SU SOLO SETTORE SEMICONDUTTORI

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Mezz’ora dopo l’apertura delle contrattazioni, le vendite e gli acquisti si equivalgono, con gli indici che continuano ad oscillare intorno alla parita’.

I volumi di scambio non sono alti, con gli operatori che preferiscono rimanere ai margini del mercato in attesa dell’ultimo discorso del presidente della Federal Reserve, la banca centrale USA, prima del prossimo incontro di politica monetaria (30 gennaio).

E’ grande infatti l’attesa per il discorso che Alan Greenspan, terra’ alle 19.45 (le 13:45 ora di New York), in cui, secondo molti analisti, potrebbe annunciare che il peggio per l’economia USA, in recessione dal marzo 2001, e’ passato e che potrebbero non essere piu’ necessari nuovi tagli ai tassi d’interesse.

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Da segnalare il rialzo di EMC (EMC – Nyse) gia’ nel preborsa, dopo la notizia, riportata dal settimanale Business Week, che il colosso informatico IBM (IBM – Nyse) potrebbe acquistare il gruppo di archiviazione dati.

Tra i settori trainanti stamane quello dei semiconduttori e personal computer.

La societa’ di chip Rambus (RMBS – Nasdaq) giovedi’ dopo la chiusura dei mercati ha annunciato che nel primo trimestre fiscale ha
registrato utili in calo di piu’ del 50% a $6,2 milioni, o 6 centesimi per azione, rispetto ai $13 milioni, o 12 centesimi per titolo ottenuti nello stesso periodo di un anno fa.

In rialzo il titolo del primo produttore di chip al mondo Intel (INTC – Nasdaq) dopo che Dan Niles, analista della banca d’affari Lehman Brother’s ha aumentato le previsioni sugli utili e il fatturato per il quarto trimeste. La banca d’affari prevede utili per azione di 10-12 centesimi e vendite per $6,9 miliardi.

In rialzo il titolo del colosso dei personal computer Dell (DELL – Nasdaq) dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ha confermato il giudizio positivo di ‘Strong Buy’, confidando che la societa’ possa battere le stime sugli utili del quarto trimestre grazie alle forti vendite di pc durante la stagione festiva.

In generale, gli indici sono rimasti indifferenti alle buone notizie sul fronte macroeconomico:

L’indice dei prezzi alla produzione negli USA (PPI) comunicato stamane e’sceso dello 0,7% in dicembre, mentre le attese degli economisti erano di un calo dello 0,2%. Il ‘core rate’ (l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico), e’ sceso invece dello 0,1%. Le attese erano di un rialzo dello 0,1%.

Il presidente della Fed di Boston, Cathy Minehan, ha detto che la recessione sembra aver raggiunto il minimo e il recupero e’ in vista. Minehan ha sottolineato come la maggior parte delle previsioni siano per una fase recessiva ancora breve e poco profonda, con una ripresa forte a partire dalla seconda meta’ del 2002. Anche il presidente della Fed ritiene probabile un tale scenario.

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