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WALL STREET: SPRINT FINALE, NASDAQ SOPRA 1.900

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Sprint finale di Wall Street. Dopo una giornata di debolezza e di volatilità, gli indici hanno chiuso in rialzo, interpretando la decisione della Fed di lasciare i
tassi invariati all’1,75% come un segno di miglioramento dell’economia.

La decisione era ampiamente scontata dal mercato , ma la banca centrale americana nel commento ufficiale, pur sottolineando che l’economia e’ ancora debole e incerta, ha parlato di segnali di crescita.

Il mercato peraltro fin da stamattina ha avuto un andamento irregolare con gli investitori inizialmente galvanizzati dal dato positivo relativo al PIL del quarto trimestre. L’indicatore macroeconomico ha battuto nettamente le aspettative degli analisti, segnando un rialzo dello 0,2%, contro il calo dello 0,1% stimato.

Tuttavia, e’ stata contrastata la lettura dell’indicatore che, se da un lato ha rivelato un’impennata dei consumi, dall’altro ha messo in luce una contrazione degli investimenti del 12,8%.

E la stessa componente sulle vendite al dettaglio potrebbe essere meno confortante di quanto appare, dal momento che e’ stata fortemente influenzata dalle vendite del settore auto, che hanno registrato un incremento grazie ai finanziamenti a tassi zero, messi in atto dalle societa’ dopo la tragedia dell’11 settembre. Questo fattore contingente, unito alla revisione sul Pil, che avverra’ tra alcune settimane, contribuisce alla cautela degli investitori.

In generale, hanno perso terreno le telecomunicazioni. In rialzo i farmaceutici e i titoli della grande distribuzione.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.913,44 (+1,08%)
Il Dow Jones a 9.762,86 (+1,50%)
L’S&P 500 a 1.113,57 (+1,17%)

Fra i temi della giornata il discorso “bancarotte” ha tenuto banco, dopo le capitolazioni di Enron (ENRNQ – Pink Sheets) e il chapter 11 di Global Crossing (GX – Nyse) e Kmart (KM – Nyse). Proprio quest’ultima ha chiuso in forte rialzo dopo che il direttore generale Charles Conaway ha detto che dei 2.114 discount, circa 700 hanno un rendimento basso, ma gli altri 1.400 stanno andando allo stesso livello, se non meglio, della concorrenza. Da rimarcare comunque la giornata positiva del comparto della grande distribuzione con Wal-Mart (WMT – Nyse), che ha chiuso in netto rialzo.

Ed e’ stata una giornata buona anche per il titolo del conglomerato industriale Tyco (TYC – Nyse), che gran parte del mercato credeva fosse in pessime acque – e’ in corso un piano di ristrutturazione – e addirittura vicino al fallimento. Ma da poco e’ stata diffusa la notizia che i vertici aziendali hanno deciso di acquistare, con i propri fondi, 1 milione di azioni.

Il settore industriale ha poi registrato i passi in avanti anche di altri titoli della Old Economy come Eastman Kodak (EK – Nyse) e Mc Donald’s (MCD – Nyse).

Bene i chimici, con DuPont (DD – Nyse) e Dow Chemical (DOW – Nyse).

Contrastati i petroliferi. Ha avuto un’influenza negativa il titolo della piu’ grande societa’ petrolifera indipendente Anadarko (APC – Nyse), dopo il declassamento del rating da parte della banca d’affari Merrill Lynch. Il settore e’ comunque stato oggetto di particolare attenzione per la possibilita’ di un’offerta di ChevronTexaco (CVX – Nyse) su Conoco (COC – Nyse) o su Philips (PHR – Nyse) tiene gli investitori con il fiato sospeso. Bene Exxon (XOM – Nyse) e Bp Amoco (BP – Nyse).

Il comparto high tech ha assistito al calo delle telecomunicazioni fisse con AT&T (T – Nyse) e Sprint (FON – Nyse), mentre il comparto cellulari e’ salito.

Fra i titoli software Veritas Software (VRTS – Nasdaq) e’ andato male. La societa’ nel rendere noti gli utili relativi al quarto trimestre del 2001, ha sottolineato che nel 2002 le vendite dovrebbero crescere all’interno di un range compreso tra il 9% e il 14% rispetto all’incremento del 24% del 2001.

Scarsa pero’ e’ stata l’influenza di Veritas sui big come Oracle (ORCL – Nasdaq) e Microsoft (MSFT – Nasdaq).

Giornata storta per i titoli Internet Yahoo (YHOO – Nasdaq) e eBay (EBAY – Nasdaq).

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