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WALL STREET SOTTO TONO, PRENDE FIATO DOPO IL RALLY

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Avvio di seduta in rosso per gli indici Usa, a causa di alcune trimestrali deludenti e del nervosismo intorno al documento che la Fed presentera’ domani con la decisione sui tassi d’interesse. Il Dow Jones ([[INDU]]) cede lo 0.06% a 12109, l’S&P500 lo 0.16% a 1374, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.20% a 2350.

Almeno tre delle ultime trimestrali degne di nota, quelle di Texas Instruments ([[TXN]]), Kraft ([[KFT]]) e BP ([[BP]]), hanno alzato seri interrogativi sul futuro dei profitti aziendali, che potrebbe essere non brillante come riportato negli ultimi mesi. Il colosso dei chip ha diffuso un deludente outlook nell’after hour di ieri, mentre la societa’ alimentare ha riportato vendite inferiori al consensus degli analisti. L’energetica BP PLC ha riportato un calo del 3.6% dei profitti.

Molti investitori, comunque, preferiscono non assumere nuove posizioni in attesa della decisione della Fed sui tassi d’interesse, in programma per domani. La Banca Centrale americana iniziera’ in giornata il meeting di due giorni in cui verra’ discusso il corso del costo del denaro: mentre e’ ampiamente atteso un tasso invariato al 5.25%, vi e’ grande curiosita’ sul documento ufficiale che accompagnera’ la decisione di Bernake & Co.

Tra le altre notizie societarie, il gigante delle elettrodomestici, Whirlpool ([[WHR]]), ha riportato una trimestrale nettamente superiore alle attese, rivedendo al rialzo le stime sui prossimi risultati finanziari. Dopo la chiusura la societa’ retail online Amazon.com ([[AMZN]]) rilascera’ i propri numeri; ieri il gruppo ha ricevuto due accuse da parte di IBM ([[IBM]]) per infrazione di brevetto.

Non sembra riuscire a trovare la strada dei rialzi, invece, il petrolio, ancora in ribasso di oltre il 20% dai picchi raggiunti nel mese di luglio. In mattinata i futures con scadenza dicembre segnano un ribasso di 22 centesimi a $58.59. Il barile continua a perdere terreno nonostante l’annunciata diminuzione della produzione da parte dell’OPEC: gli operatori, per il momento, sono molto scettici sulla reale attuabilita’ del taglio.

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Sugli altri mercati, sul valutario, in leggero calo l’euro nei confronti del dollaro a 1.2537. L’oro arretra di $5.40 a $577.50 l’oncia. Invariati i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 4.826%.